Ieri nella Capitale c’è stato un triplice omicidio: nel quartiere Prati sono state trovate morte due donne di nazionalità cinese ed una colombiana. Le tre vittime erano dedite all’attività di prostituzione. I pm di Roma hanno affidato alla polizia una serie di verifiche e attività istruttoria. Gli investigatori hanno ascoltato numerosi testimoni, che però non avrebbero fornito un “identikit” dell’aggressore. Nessuna traccia anche dell’arma utilizzata e in questo ambito si stanno passando al setaccio anche i cassonetti dell’immondizia presenti nella zona di piazzale Clodio, così come le telecamere di sicurezza. Al vaglio degli inquirenti anche eventuali tracce del Dna presenti nel teatro degli omicidi e sui corpi delle donne, due delle quali rinvenute nude. Al momento risultano non identificate le due vittime asiatiche, che con ogni probabilità sono cittadine cinesi, e inoltre si sta verificando anche la proprietà dell’appartamento di via Riboty.
L’identità del killer potrebbe arrivare anche da una chat presente in una piattaforma online, utilizzata da una delle vittime, la colombiana 65 enne Martha Castano Torres. Gli inquirenti sperano di trovare qualche indizio tra gli eventuali appuntamenti con i clienti. Ci potrebbe essere qancheuello con l’uomo che l’ha uccisa in via Durazzo, una strada, questa, distante circa 850 metro dalla via degli altri due omicidi, via Riboty. . Inoltre gli investigatori hanno avviato l’analisi anche sui cellulari delle tre prostitute, per verificare i contatti avuti prima dei delitti, avvenuti a brevissima distanza l’uno dall’altro, con un modus operandi del tutto simile. il che fa supporre che possa trattarsi di una azione premeditata.
(Fonte foto Messaggero)