Notte di paura al rientro dalla trasferta di Cittadella per il Palermo: un gruppo di tifosi ha assaltato il pullman della squadra all’altezza di Carini, lanciando pietre, petardi e fumogeni. Sull’episodio indagano le forze dell’ordine.
L’autista del mezzo, vista la situazione, ha fatto rientro all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo. Alcuni dei giocatori sono andati via in taxi tornando nelle proprie abitazioni, avendo le macchine posteggiate nel centro sportivo di Torretta.
Intanto il club rosanero ha diffuso un duro comunicato: “Il Palermo FC intende condannare duramente l’agguato di ieri notte al pullman con a bordo calciatori, staff e dirigenti della Prima Squadra nel tragitto tra l’Aeroporto Falcone Borsellino e il Palermo CFA.
Il Club ha sempre rispettato ogni forma civile di contestazione da parte della tifoseria. Questo inquietante episodio offende non solo la dignità delle persone, ma anche la reputazione del Palermo FC e della sua comunità, della Città di Palermo e dei palermitani”.
In mattinata è arrivata anche la condanna del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “Condanno fermamente l’agguato subito stanotte dal pullman del Palermo FC, a bordo del quale erano presenti la squadra, lo staff tecnico e i dirigenti, ai quali rivolgo la solidarietà e la vicinanza dell’amministrazione comunale.
Nessun gesto di questo tipo può essere giustificabile e sono convinto che questo episodio non rispecchi l’atteggiamento e i comportamenti dell’intera tifoseria rosanero, che in Italia si è sempre distinta per fair play, anche nei momenti di contestazione, ma solo l’azione di alcuni singoli soggetti che mi auguro vengano presto individuati dalle forze dell’ordine”.