Paura per il Covid in Cina, Meloni: “Disposti i tamponi, ci aspettiamo altrettanto da tutta l’Ue”

Le parole del premier nella conferenza stampa di fine anno

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Timori si diffondono in queste ore sull’avanzata del Covid in Cina. Ieri, 28 dicembre, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha disposto con ordinanza l’obbligo di effettuare i tamponi antigenici, con relativo sequenziamento del virus, “per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia”. Nei voli partiti proprio dalla Cina e atterrati all’aeroporto di Malpensa il 26 dicembre, si è già proceduto a effettuare tamponi ai passeggeri e Guido Bertolaso, assessore della Regione Lombardia al Welfare, ha fatto sapere che quasi una persona su due è risultata positiva al Covid-19.

In occasione della conferenza stampa di fine anno, il premier Giorgia Meloni ha risposto alle domande dei giornalisti anche in tema Coronavirus. Il presidente ha affermato che il Governo si è “mosso immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato: abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina”.

Ha tuttavia sottolineato che la misura “è efficace se viene presa da tutta l’Ue. Per cui abbiamo scritto a Bruxelles. Ci aspettiamo che l’Ue voglia operare in questo senso“. “Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no – ha proseguito – Sinora s’è rivelato solo Omicron. In questo momento dovrebbe essere tranquillizzante. Il caso cinese lo dimostra: lavoro su responsabilità e non coercizione: situazione abbastanza sotto controllo”.

Quanto ai vaccini, Meloni ha precisato: “C’è una campagna del governo che invita alla vaccinazione, soprattutto anziani e fragili, i soggetti più a rischio. Sono quelli su cui mi sento di fare l’invito più deciso. Per gli altri rinvito è quello di rivolgersi al medico, a chi ne sa più di me. Noi stiamo invitando a procedere in questo senso”.

Allarme Covid in Cina, Salvini: “L’Italia non può essere l’unico Paese a fare controlli”

Sull’adozione di tutela anche da parte degli altri Paesi dell’Ue si è espresso anche il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. “L’Italia non può essere l’unico Paese a fare controlli anti Covid negli aeroporti per chi arriva dalla Cina – ha twittato -. Sono in contatto con la Commissaria Europea ai Trasporti, Adina Vălean: ho chiesto che verifiche ed eventuali limitazioni siano applicati in tutta Europa per evitare arrivi nel nostro Paese da aeroporti stranieri, e l’ho ribadito nel Consiglio dei Ministri. Sarebbe un errore grave, già commesso da 5Stelle e Pd. Vi aggiorno”.

A concordare anche il virologo Roberto Burioni, che condividendo le parole del ministro, ha aggiunto: “il Ministro
Matteo Salvini ha ragione. Le misure devono essere prese a livello europeo”.

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