Pedofilia, fermato fedelissimo del boss Matteo Messina Denaro

Sono tre le piccole vittime attribuite all’uomo

minori

Stavano indagando sul boss Matteo Messina Denaro, ma si sono imbattuti in un giro di pedofilia. Il procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia di Palermo, Paolo Guido, ha emesso un provvedimento di fermo per Vincenzo Spezia, fedelissimo del boss.

All’uomo si ascrivono al momento tre vittime di abusi, due bambini e una bambina di 9 anni. Solo dei primi due si conosce l’identità.

Matteo Messina Denaro, le ricerche continuano

I carabinieri del Ros sono giunti all’atroce scoperta attraverso l’esame di alcune intercettazioni nell’ambito delle ricerche del latitante Matteo Messina Denaro.

Circa un mese fa, insieme ai militari del comando provinciale di Trapani, i carabinieri del Ros avevano anche eseguito un sequestro di beni da circa un milione di euro. Ad emettere il provvedimento ai danni di Calogero Giambalvo, della moglie Ninfa Vincenzini e di Roberto Siragusa (ritenuto prestanome) il tribunale di Trapani.

Calogero Giambalvo è attualmente imputato nel processo “Anno Zero”. L’accusa è di tentata estorsione aggravata dal fine di agevolare le attività di Cosa Nostra. A settembre 2020 il Tribunale di Trapani lo ha già condannato per lo stesso reato.