Pensione anticipata, annullato il limite di età: se presenti questo documento ci vai domani| Italiani in fila per averlo
Cambiano le regole per aver accesso alla pensione anticipata, ecco le categorie che potranno averne accesso
Andare in pensione anticipata sarà più facile. La normativa previdenziale in vigore consente uscite anticipate con diverse misure. C’è una categoria di lavoratori che potrà accedere al prepensionamento dimostrando di avere i requisiti richiesti.
Una delle categorie che più di tutte hanno diritto ad accedere alla pensione anticipata è quella dei caregiver. Ma chi è un caregiver? Si tratta di quella figura che presta assistenza a un parente disabile. Nella normativa previdenziale italiana, per questi soggetti sono previste alcune misure specifiche per consentire l’uscita anticipata dal lavoro.
Queste possibilità, già operative nel 2024, sono state confermate anche per il 2025, e riguardano l’Ape sociale, Opzione donna e la Quota 41 per i lavoratori precoci. I caregivers possono sfruttare almeno 3 canali di pensionamento anticipato.
Ma c’è un requisito essenziale che deve soddisfare il lavoratore che vuole accedere alla misura del prepensionamento e questo è la convivenza con il parente disabile. E’ necessario che il lavoratore viva sotto lo stesso tetto con il parente da assistere con legge 104. Stesso tetto significa stessa casa, con lo stesso numero civico anche se magari ad interni differenti.
Requisiti per accedere alla pensione come caregiver
Per accedere a una pensione anticipata come caregiver, è necessario soddisfare specifici requisiti legati sia al lavoratore sia al parente disabile assistito. Oltre al requisito della convivenza, già esposto, è importante anche il grado di parentela. Il parente assistito deve essere cioè coniuge o parente di primo grado, genitore o figlio.
Ma si può trattare anche di un parente affine di secondo grado, ad esempio zio o suocero, a condizione che non abbia coniuge o genitori in grado di assisterlo, oppure se questi sono a loro volta disabili o hanno superato i 70 anni. L’assistenza deve essere prestata continuativamente per almeno sei mesi.
Queste le misure disponibili per i caregiver
Le misure a disposizione dei caregivers sono le seguenti. L’Ape sociale: questa misura consente di andare in pensione a partire da 63 anni di età con almeno 30 anni di contributi, se si è prestata assistenza continuativa al parente disabile per almeno sei mesi. L’Ape sociale è un assegno ponte che accompagna fino ai 67 anni, momento in cui si accede alla pensione di vecchiaia. L’importo massimo è di 1.500 euro mensili, senza tredicesima né maggiorazioni, e non è compatibile con altre attività lavorative (salvo lavoro occasionale fino a 5.000 euro annui).
L’ Opzione donna. In questo caso le lavoratrici caregiver possono accedere a questa misura rispettando i requisiti di 61 anni di età e 35 anni di contributi, oppure scendendo a 60 anni (con un figlio) o 59 anni (con più figli). Il ricalcolo della pensione con Opzione donna è contributivo, portando spesso a un assegno più basso rispetto al sistema retributivo. Infine c’è la quota 41 per i lavoratori precoci. Questa opzione è disponibile per i caregiver che abbiano almeno 41 anni di contributi, di cui 12 mesi versati prima del compimento dei 19 anni. Almeno 35 anni di contributi devono essere stati maturati escludendo i periodi figurativi derivanti da malattia o disoccupazione.