Pensione nel 2025, solo chi guadagna cifre esorbitanti potrà fermarsi: se pensavi di andarci l’anno prossimo scordatelo | Da adesso in poi è un lusso
Nel 2025 andrà in pensione solo chi ha raggiunto degli importi veramente esorbitanti di guadagno. La verità che nessuno conosce.
Dalle primissime notizie che arrivano in merito alla manovra di bilancio che interesserà il 2025, non sembra che ci siano molte buone notizie per gli italiani. In molti si aspettavano che i provvedimenti previsti andassero a favore dei cittadini, invece sembra che molti saranno i cavilli che creeranno non pochi grattacapi.
Uno degli argomenti su cui si pone maggiore attenzione sono le pensioni, con una rivalutazione degli importi e un cambiamento di quelle che sono le soglie da raggiungere al fine di riuscire a smettere di lavorare già da quest’anno.
Quindi dalle indiscrezioni che arriverebbero a riguardo sarebbe possibile che, solo chi guadagna un importo molto elevato possa veramente andare in pensione. Un sistema pensionistico che sembra continuare a mostrare il suo lato peggiore e mettere in difficoltà i cittadini.
Le modifiche al sistema devono però essere comprese per evitare di non riuscire a giovare dei diritti a cui si ha accesso.
Gli assegni pensionistici cambiano, anche se non soddisfano nessuno
In realtà proprio grazie alla Legge di Bilancio che sta entrando in vigore proprio in questi giorni, saranno molte le modifiche che interesseranno l’assegno pensionistico. Il primo cambiamento riguarda gli importi che grazie alla perequazione verranno ricalcolati su una base dello 0.8%, per via dell’inflazione, ma questo non sarà l’unica modifica che i cedolini dovranno sostenere. Particolare attenzione sarebbe stata riservata al pensionamento anticipato, per il quale occorre avere taluni specifici requisiti.
In tale ambito si fa distinzione tra coloro che hanno versato contributi prima del 1996 e chi dopo. Per i due casi sono previsti requisiti differenti per accedere al pensionamento anticipato e sono fin troppi coloro che non sapendolo non riescono a godere del pensionamento meritato. In ogni caso, anche per la decisione degli importi, l’assegno sociale è il parametro di riferimento.
Pensioni anticipate e requisiti da avere
Nel caso in cui si voglia accedere alla pensione all’età di 67 anni, occorre aver maturato 20 anni cdi contributi. In questo caso non sono stati previsti cambi o variazioni e i requisiti richiesti restano sempre gli stessi. Si tratta di due requisiti che sembrano essere sufficienti per accedere alla pensione con soglia minima degli importi che non può essere inferiore a 7.002,84 euro. Ciò che cambia sono i coefficienti di trasformazione, su cui occorre avere delle indicazioni ben chiare.
Diverso invece il discorso per chi vuole accedere alla pensione con 64 anni di età, in quel caso occorrono sempre 20 anni di contribuzione, ma si deve aver iniziato a lavorare almeno 3 anni prima. In principio era possibile andare in pensione a questa età, solo per coloro che avevano raggiunto la soglia minima del 2,8 volte il valore dell’Assegno Sociale, un limite che adesso è stato alzato a 3 volte.