Pensione, via con 7 anni di anticipo: ecco chi può farlo subito

In pensione con sette anni di anticipo prima dell’età anagrafica e contributiva stabilita dalla legge.

Si chiama “isopensione”, ed è una delle possibilità confermate dal decreto Milleproroghe del nuovo governo. La misura è stata prorogata fino a tutto il 2026.

Cos’è l’isopensione: i requisiti

L’isopensione è uno strumento che consente l’uscita dal lavoro in caso di crisi aziendali. Permette, dunque, ai datori di lavoro con più di 15 dipendenti, in caso di eccedenza di personale, di stabilire accordi con le organizzazioni sindacali al fine di incentivare i lavoratori più anziani. L’accordo siglato con le rappresentanze sindacali deve essere autorizzato dall’INPS, che valuta direttamente i requisiti contributivi del dipendente e il requisito dimensionale dell’azienda.

Chi paga l’assegno

 

L’assegno dell’isopensione arriva al lavoratore dall’INPS ma è totalmente a carico dell’azienda, fino al momento dell’esodo. Quando verranno poi raggiunti i requisiti ordinari per la pensione di vecchiaia o per quella anticipata, la prestazione sarà calcolata nuovamente sulla scorta dei nuovi contributi maturati nel frattempo.

L’isopensione, si ricorda, non viene trasformata automaticamente in pensione: il lavoratore ha l’onere di presentare in tempo utile la domanda di pensione all’Istituto

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