Pensioni, ecco il nuovo paradiso fiscale degli over 60 italiani | In un mese 400€ per vitto, alloggio e trasporti

Pensione (Pixabay) PalermoLive

sempre più connazionali si stanno trasferendo in questo posto all’estero dove la pressione fiscale è veramente bassa. 

Il sistema pensionistico italiano si basa principalmente su un modello contributivo, affiancato da elementi retributivi per chi aveva maturato una certa anzianità contributiva prima della riforma Dini del 1995. Nel sistema contributivo, l’importo della pensione futura è strettamente legato all’ammontare dei contributi versati durante la vita lavorativa e al coefficiente di trasformazione, che varia in base all’età pensionabile.

I lavoratori dipendenti e autonomi versano una percentuale della loro retribuzione o del loro reddito all’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Questi contributi vengono accumulati individualmente e costituiscono il montante contributivo. Al momento del pensionamento, questo montante viene moltiplicato per il coefficiente di trasformazione corrispondente all’età del lavoratore, ottenendo così l’importo annuo lordo della pensione.

Per accedere alla pensione di vecchiaia, attualmente sono richiesti un’età anagrafica minima (in progressivo adeguamento all’aspettativa di vita) e un certo numero di anni di contributi versati. Esistono anche diverse forme di pensione anticipata che consentono di uscire dal mondo del lavoro prima del raggiungimento dell’età pensionabile, spesso al maturare di un determinato numero di anni di contributi.

Il sistema pensionistico italiano è un tema complesso e in continua evoluzione, soggetto a riforme volte a garantirne la sostenibilità finanziaria nel lungo periodo, tenendo conto delle dinamiche demografiche e del mercato del lavoro. Le prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS rappresentano una forma fondamentale di protezione sociale per i cittadini al termine della loro vita lavorativa.

I paradisi fiscali

Per paradiso fiscale si intende generalmente uno Stato o una giurisdizione con un sistema tributario caratterizzato da tassazione bassa o nulla per i non residenti e da un elevato livello di segretezza finanziaria. Questo attrae capitali esteri e individui che cercano di ridurre il proprio carico fiscale.

Molti pensionati italiani scelgono di trasferirsi in paesi esteri dove il costo della vita è inferiore e/o dove sono previsti regimi fiscali più vantaggiosi per i redditi da pensione estera. Tra le destinazioni più gettonate, escludendo le Filippine, figurano paesi come la Spagna, il Portogallo, Cipro, Malta e la Grecia, alcuni dei quali offrono condizioni fiscali agevolate per i pensionati stranieri.

Filippine (Pexels) PalermoLive

Filippine: nuovo paradiso fiscale

Sempre più italiani scelgono le Filippine come meta per trasferirsi, attratti dal costo della vita notevolmente più basso rispetto all’Italia. Ad esempio, l’affitto di un’abitazione o una cena al ristorante possono costare circa quattro o cinque volte meno rispetto a città come Roma o Milano, permettendo un tenore di vita più agiato con un budget inferiore.

Tuttavia, è importante notare che lo stipendio medio per professioni qualificate nelle Filippine si aggira generalmente tra i 9.500 e i 10.000 dollari all’anno (circa 8.700 – 9.200 euro), quindi per un pensionato significherebbe avere grande potere d’acquisto.