Pensioni, in arrivo fino a 655 euro in più: ecco per chi

assegno di inclusione

I pensionati con almeno 64 anni di età e alcuni requisiti di reddito riceveranno tra due mesi circa la quattordicesima. Le pensioni lieviteranno quindi per una cifra che potrà andare da un minimo di 336 euro e a un massimo di 655 euro. Ecco come funziona e come comportarsi nel caso in cui non la si riceva.

Pensioni, quattordicesima in arrivo: come funziona

La quattordicesima è una somma aggiuntiva alla pensione corrisposta dall’Inps a luglio o a dicembre di ogni anno e introdotta dall’articolo 5, commi da 1 a 4, del decreto-legge 2 luglio 2007 n. 81, in seguito convertito con modificazioni nella legge 3 agosto 2007, n. 127

l’aggiunzione spetta ai pensionati di almeno 64 anni e un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 e fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

L’assegno non è uguale per tutti. Varia piuttosto sulla base degli anni di contribuzione e del reddito complessivo del pensionato. Si va dunque da un minimo di 336 euro a un massimo di 655 euro.

La quattordicesima spetta, inoltre, anche le vedove che percepiscono la pensione di reversibilità, purché abbiano compiuto entro il 31 luglio 64 anni e abbiano redditi non superiori a 2 volte il trattamento minimo Inps.

I pagamenti in casi particolari

La prestazione, come spiega l’Inps, per chi perfeziona i requisiti entro il 31 luglio dell’anno di riferimento viene pagata sulla rata pensionistica di luglio. Per chi invece compie gli anni dal 1° agosto in poi, la corresponsione è effettuata sulla rata di dicembre dell’anno di riferimento.

Il pensionato che ritenga di averne diritto ma non riceve la somma può comunque farne richiesta alla sede, presentando anche la dichiarazione reddituale. Se le condizioni risulteranno verificate, la quattordicesima sarà pagata sulla prima rata utile.

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