Per Giovanni Brusca, l’ex killer della mafia, autore della strage di Capaci ed autore di circa 150 omicidi inizia una nuova vita da uomo libero. Come riferisce Il Messaggero, il collaboratore di giustizia di San Giuseppe Jato, ha ottenuto dallo Stato una nuova identità, una casa in una località segreta, e quella che in gergo tecnico viene chiamata “indennità di mantenimento”. Una “paghetta” che oscilla tra i 1000 e 1500 euro al mese, più 500 euro per ogni familiare a carico. A conti fatti, poiché Brusca vivrà con la moglie e un figlio, potrebbe attestarsi sui 2,500 erro netti.
Il signor Brusca, quindi, dopo 25 anni di carcere, riceverà uno stipendio da parte dello Stato. L’accordo è stato firmato lunedì scorso, e sarà gestito dal Servizio centrale di protezione del ministero dell’Interno. Che ha già provveduto a xecretare i documenti, vista l’enorme voglia di vendetta da parte di Cosa nostra. Il collaboratore di giustizia per i primi quattro anni vivrà in regime di libertà vigilata, con un probabile obbligo di dimora. Lo Stato si farà anche carico dell’affitto, delle spese mediche e ci sono poi altri benefit per cercare di reinserire l’ex boss nella società e aiutarlo a trovare un impiego. Comunque, se Brusca dovesse dire addio al programma di protezione dei testimoni riceverà una robusta liquidazione.