Per gli inglesi, invidiosi e inviperiti, Marcell Jacobs rimane un mistero

Gli inglesi rosicano ancora e vanno a caccia del doping di Jacobs: il “Times” spedisce due inviati in Italia, in cerca del campione olimpico dei 100 metri

In una serata di agosto si è verificato un avvenimento che ha cambiato per sempre la storia dello sport olimpico italiano. Ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, nella finale dei 100 metri, Marcell Jacobs ha conquistato una memorabile medaglia d’oro con il nuovo record italiano ed europeo a 9″80. E non contento, ne ha vinto un’altre nelle staffetta 4×100. Una giornata meravigliosa, folle, indimenticabile della storia dell’atletica leggera italiana. Ma indigesta per gli inglesi, storicamente incapaci di riconoscere i meriti italiani. Come accaduto anche ai campionati Europei di calcio, dopo la vittoria in finale degli uomini di Mancini. A caldo ci furono addirittura deliranti petizioni per rigiocare la partita. E si sono ripetuti alle Olimpiadi, denigrando il livello della finale di Tokyo. Ancora inviperiti per la squalifica rimediata dal loro Huges dopo la falsa partenza, hanno scritto che era necessario andare su Google per sapere chi fossero i finalisti. A loro dire perfetti sconosciuti. Soprattutto Jacobs, per il quale hanno anche accennato a un possibile doping, ma subito smentiti dagli esami prontamente effettuati.

I SOSPETTI DEI QUOTIDIANI INGLESI

Dopo le Olimpiadi avevano alzato la voce il “Mirror” e il “Sun“, giornali che sugli scandali ha costruito una carriera. Ma anche ilTimes“, una testata con una storia prestigiosa. A distanza di tre mesi e mezzo, il famoso quotidiano inglese è tornato alla carica, parlando ancora degli “strani rapporti” dell’atleta e del suo entourage con Giacomo Spazzini un nutrizionista che ha seguito la dieta di Jacobs, che si trova implicato in una indagine su anabolizzanti, non ancora conclusa. Non contento, il quotidiano inglese ha mandato in Italia due cronisti di punta, Matt Lawton e Mark Palmer, per svelare “il più grande mistero dell’anno”: che fine ha fatto il doppio oro olimpico, che, dopo Tokyo è sparito. Non tanto dalla vita pubblica, dicono, quando dalle gare. I due “investigatori”, come novelli Sherlock Holmes hanno seguito le tracce del campione olimpico tra Roma e Desenzano del Garda. Poi gli hanno anche chiesto un’intervista, che lui ha declinato. E così Marcell Jacobs per gli inglesi resta un mistero. Un «campione olimpico salito alla ribalta senza tracce precedenti… e poi ha smesso di correre».

CELEBRATO DA USAIN BOLT

In compenso ci ha pensato l’indimenticato Usain Bolt a celebrare Jacobs. Il velocista più famoso del mondo alla Cnn ha detto: «Per me la vittoria di Marcell è stata una sorpresa: pensavo che avrebbero vinto gli Usa. Ma lui ha dimostrato di essere il migliore. Quindi tanto di cappello». Marcell lo ha ringraziato con un post su Instagram: «Caro Usain, sei il mio eroe e ti ringrazio per il “tanto di cappello” nei miei confronti. Hai anche detto che in un confronto tra me e te avresti vinto tu, quindi sono pronto per la sfida. Che ne dici di un rubabandiera di beneficenza? Io porto il mio team, tu il tuo».