Gli inglesi nella lotta al coronavirus stanno raggiungendo risultati importanti. Stanno riuscendo faticosamente a riportare ai minimi il numero di decessi e di ricoveri. Dilagati nei mesi scorsi nel Paese a causa dell’ultima ondata di contagi, alimentati proprio dalla variante inglese. Per questo è stato trasformato in legge il divieto già esistente di viaggiare all’estero. Ai britannici è vietato uscire dall’Inghilterra, se non per ragioni essenziali e debitamente giustificate.
L’indicazione per questa stretta è stata infatti inserita nel testo legislativo di proroga dei poteri d’emergenza legati alla pandemia. Votato lunedì dal Parlamento dal governo Boris Johnson. Per chiunque cerchi di lasciare il Regno Unito verso una qualsiasi destinazione estera, in assenza di “giustificato motivo”, nella norma sono previste mega multe da 5mila sterline. E s’inserisce nella più generale stretta ai confini. Infatti, per chiunque rientri da una trentina di Paesi più a rischio, è prevista la quarantena cautelare obbligatoria in hotel sorvegliati. Provvedimenti questi, introdotti dal Governo per cercare di limitare il rischio d’importazione o di re-importazione delle più temute varianti del coronavirus.
La Gran Bretagna, infatti, con una massiccia campagna vaccinale è riuscita a limitare il numero di decessi e di ricoveri. Frenando così l’ondata di contagi alimentati dalla variante inglese. Che, invece imperversa ancora in varie nazioni dell’Europa continentale come la Germania e Francia e anche l’Italia. Il premier Johnson e i ministri dell’Interno e della Sanità, avevano già ribadito più volte, sin dall’inizio del terzo lockdown, l’lllegalità per i cittadini inglesi dei viaggi non giustificati da esigenze gravi.