Per il governo Meloni sulla carta d’identità restano “padre” e madre”

Ignorata una sentenza del tribunale di Roma che aveva dato ragione a due madri che volevano cambiare sui documenti la dicitura in “genitore”

Un decreto del ministero dell’Interno allora retto da Matteo Salvini, nel 2019 ha stabilito che sulle carte d’identità  dei minori fosse presente la dicitura “padre” e “madre”. Nel novembre 2022 i giudici del tribunale civile di Roma ha dato ragione a due madri che volevano cambiare la dicitura in “genitore”. Accogliendo quindi il ricorso delle due donne su quanto scrivere sulla carta d’identità elettronica valida per l’espatrio della figlia. Il giudice aveva contestualmente invitato il ministero a correggere il software per garantire l’inclusione dei genitori gay. Ma il Viminale e il ministero della Famiglia retti da Matteo Piantedosi ed Eugenia Roccella hanno deciso di lasciare tutto così. Lo ha fatto sapere la stessa Roccella a Repubblica: «Si è fatto tanto rumore per quella decisione ma si tratta di una sentenza individuale, dunque vale per la singola coppia che ha fatto ricorso». Per tutte le altre no. Sulla carta d’identità, aggiunge la ministra, «rimarrà scritto madre e padre». E le coppie formate da due mamme o due papà? «Possono sempre fare ricorso».

 

Foto libera   Anna Shvets