Si sta concludendo il lungo travaglio della “App Immuni”, che farà il suo esordio oggi pomeriggio negli smartphone di milioni di italiani. Ma a poche ore dal lancio, attorno a questa applicazione si è aperto un caso. Non è un problema che riguarda direttamente l’applicazione, ma una campagna di virus informatici che sta investendo l’Italia, contemporaneamente all’uscita dell’app.
In pratica arriva una mail, che è una copia fake del sito della Federazione Ordini dei farmacisti italiani. Nel sito c’è un file denominato Immuni, e l’invito a scaricarlo per avere la nuova app. Ma attenzione, non si scarica nessuna applicazione. L’unica conseguenza è quella di prendersi un virus che si chiama FuckUnicorn. Si tratta di un ransomware, ovvero di un virus che prende in ‘ostaggio’ il dispositivo del malcapitato, e chiede un ‘riscatto’ per liberarlo. L’allarme è arrivato dalla Agid-Cert, una struttura del governo che si occupa di cybersicurezza.
Comunque la vera applicazione è disponibile e si può scaricare già dal pomeriggio di oggi. La sperimentazione vera e propria, comunque, partirà ufficialmente il 3 giugno, in quattro regioni: Puglia, Abruzzo, Marche e Liguria. È bene ricordare che non c’è l’obbligo di scaricare “Immuni”, né di usarla. Ma sarà utile per raccogliere dei dati che saranno conservati sui singoli device e non su un server centrale. Non traccerà gli spostamenti, ma solo i contatti di prossimità tra smartphone, e i dati raccolti potranno essere condivisi solo con l’autorizzazione del possessore dello smartphone. Inoltre tutti i dati raccolti dovranno essere cancellati entro dicembre 2020.