Rapina alla banca Bpm di via Serradifalco, caccia al basista della banda
Gli investigatori stanno tenendo conto anche dei lavori di ristrutturazione interni effettuati recentemente nella banca
Gli investigatori sono a caccia del basista che ha aiutato il commando di rapinatori che giovedì scorso è entrato in azione nella filiale della banca Bpm di via Serradifalco. La banda composta da cinque uomini ha sfondato un punto preciso di un muro di un garage limitrofo alla banca per aprirsi un varco e avere accesso a una zona strategica della filiale: il pianerottolo che porta allo scantinato dove ci sono le cassette di sicurezza e l’archivio. Lo scrive il Giornale di Sicilia.
La circostanza avrebbe consentito ai cinque rapinatori di effettuare il colpo in modo mirato, anche nella scelta delle cassette di sicurezza da aprire con un piede di porco per svuotarle. I rapinatori, infatti, erano interessati solo ad alcune delle cassette. Si presume, quindi, che fossero già informati su quali custodivano oggetti preziosi o gioielli. La stima del bottino è ancora in corso.
Rapina alla banca Bpm, paura in via Serradifalco
Nella filiale Bpm si sono vissuti momenti di terrore. I rapinatori, entrati dal buco realizzato dal locale del garage, hanno atteso nei locali della banca un impiegato che ha il compito di aprire. Poi, una volta dentro, hanno aspettato l’arrivo della direttrice, titolare della chiave che poteva aprire il locale più sensibile, quello delle cassette di sicurezza. Erano in cinque, tutti irriconoscibili, col volto coperto da mascherine chirurgiche, tute da lavoro bianche e cappellini calati sugli occhi. Non è ancora certo che i banditi fossero armati. Di sicuro c’è che uno di loro si è premurato di rassicurare tutti: “Non vogliamo farvi del male, siamo solo interessati ai soldi”.
Sospetti su lavori di ristrutturazione
I carabinieri stanno vagliando tutti i particolari e tenendo conto anche che, in un periodo non troppo lontano, nella filiale sono stati effettuati lavori di ristrutturazione interni. Questo potrebbe aver aiutato un potenziale basista a studiare bene i locali della banca e, quindi, a potere fornire informazioni utili ai rapinatori tanto da consentire l’identificazione del posto esatto dove potere fare il buco nel muro per entrare dall’esterno.
Il reparto Sezioni Investigazioni Scientifiche ha effettuato i rilievi nel garage e sul muro dove è stato realizzato il buco. I rapinatori sono entrati nel garage che dà su via Casella, la strada che fa angolo con la filiale di via Serradifalco. Sono scesi dallo scivolo che utilizzano i veicoli e sono entrati in azione con un scala e attrezzi da muratore.
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