Per liberare i pescatori di Mazara, la Libia propone scambio di prigionieri

L’idea del vicepresidente del Consiglio presidenziale di Tripoli, Ahmed Maitig: “In cambio dei marittimi di Mazara, l’Italia ci consegni i calciatori libici detenuti”.

Ahmed Maitig, vicepresidente del Consiglio presidenziale a Tripoli, non nasconde il suo pieno coinvolgimento nella trattativa con Roma nella vicenda dei pescherecci di Mazara del Vallo, sequestrati da una motovedetta libica circa tre mesi fa con tutto l’equipaggio, e ancora bloccati a Bengasi, in Libia. «Lavoriamo assiduamente per la liberazione dei pescatori italiani ─ ha detto in una intervista pubblicata dal Corriere della Sera ─. Anche oggi i miei collaboratori ne stavano parlando con gli ufficiali di Bengasi. Credo la direzione sia quella dello scambio con i calciatori libici condannati al carcere in Italia».

I PESCATORI POTREBBERO PASSARE IL NATALE A CASA?

Quando gli è stato chiesto di essere più specifico, e chiarire se era possibile prevedere l’eventualità che i pescatori potessero passare il Natale a casa, a Mazara, ha risposto dicendo: «Gli italiani sono attivissimi, lavorano a tempo pieno. Tra i nostri due Paesi esistono trattati per lo scambio di prigionieri. Credo sia questa la strada. Seguiremo le nostre legislazioni in merito. Spero nel successo il prima possibile. Ma non so quando di preciso».