Per Marcello Grasso accusa di sedute in stile “burlesque” e palpeggiamenti

Grasso, da 40 anni esercita la professione messosi, in pensione da qualche anno lavora solo in forma privata, e utilizza come percorso di recupero anche l’attività teatrale

Grasso

L’arresto del neuropsichiatra Marcello Grasso, fratello dell’ex presidente del Senato ed ex capo della procura di Palermo è avvenuto lo scorso 30 marzo. Ma la notizia è trapelata solo ieri. Ad accusare Grasso è stata una sua paziente di 28 anni, in cura dal 2019. Fino all’8 febbraio scorso, quando ha deciso di sospendere le sedute e di rivolgersi al commissariato Libertà, d’accordo con i parenti, dopo una serie di episodi sconcertanti. Dopo la denuncia gli investigatori della squadra mobile hanno anche piazzato una telecamera nello studio di via Calvi, Adesso stanno adesso convocando ex pazienti alla ricerca di riscontri. Nel frattempo il lungo racconto della donna, validato da una psicologa, è stato ritenuto attendibile.

Ed è scattato l’arresto. «Ritengo la misura cautelare in carcere assolutamente sproporzionata al caso ─ ha commentato l’avvocato del medico Vincenzo Lo Re ─. I domiciliari sarebbero stati molto più che sufficienti nei confronti di un uomo di 70 anni, un noto professionista incensurato». Il professionista come ha spiegato l’avvocato, ha raccontato la sua versione dei fatti alla giudice “senza sottrarsi alle domande e senza screditare la ragazza”.

UN RACCONTO DI 41 PAGINE

Il lungo racconto della ragazza, contenuto nell’ordinanza di 41 pagine, è suffragato dalle riprese di una telecamera piazzata dagli investigatori nello studio del professionista. Che stanno convocando altri ex pazienti alla ricerca di ulteriori riscontri. Come si legge sul Giornale di Sicilia, l’accusa parla di violenze ripetute, «commesse anche in tempi diversi» e con l’aggravante di avere abusato «dell’autorità di medico psichiatra» e delle «condizioni di inferiorità psico-fisica della persona offesa». Grasso, facendosi pagare in nero 50 euro a seduta, avrebbe proposto alla donna un mix di terapie farmacologiche, artistiche e sensoriali. Sono molti gli episodi ricostruiti dalla presunta vittima, che avrebbe anche indossato un costume di “burlesque” e altri indumenti succinti su indicazione del professionista.

IL PERCORSO DI RECUPERO DELLO PSICHIATRA

Marcello Grasso, ormai in pensione dal pubblico ma con uno studio privato in via Pasquale Calvi, avrebbe costretto la ragazza a una serie di pratiche che prevedevano «ripetuti palpeggiamenti e suzioni del seno». Attività queste «finalizzate all’aumento dell’autostima della paziente – come riporta l’ordinanza –. Per cui la stessa doveva camminare nuda in una stanza al buio, fino a raggiungerlo e a toccargli il viso con il seno». Il neuropsichiatra, che da 40 anni esercita la professione, si occupa anche del recupero di tossicodipendenti e come percorso di recupero utilizza spesso il teatro e in alcuni casi il “burlesque”. Un genere di spettacolo che vede la donna in pose ed abiti molto seduttivi, e verso il quale la donna è stata spinta dal medico. Convincendola ad indossare un abito succinto prima di palpeggiarla. Secondo l’avvocato Lo Re a supporto dell’accusa,«ci sono soltanto le dichiarazioni della ragazza», mentre nelle immagini registrate in seguito «non ci sono evidenze» a conferma.