Per un omicidio di 17 anni fa arrestato l’ex amante poliziotto. Deviazioni massoniche
L’indagine archiviata è stata riaperta nel 2018 dopo un esposto anonimo. Era stata insabbiata da infiltrazioni massoniche L’uomo avrebbe soffocato la ragazza con un cuscino
Per 17 anni depistaggi, omertà e massoneria avrebbero consentito a Maurizio Mirko Abate di sfuggire alla giustizia. Solo adesso la Procura di Cosenza ha chiuso il cerchio: sarebbe stato lui, ex poliziotto, a soffocare con un cuscino Lisa Gabriele, una 22enne con cui aveva una relazione mentre aspettava un figlio dalla sua compagna. A Montalto Uffugo, nel Cosentino, i carabinieri hanno arrestato l’ex agente della polizia stradale Maurizio Mirko Abate, di 50 anni, accusato di avere ucciso, nel gennaio del 2005, soffocandola con un cuscino, una ragazza 22enne con la quale aveva una relazione clandestina.
Indagini riaperte grazie ad una lettera anonima
Lisa è stata trovata morta il 9 gennaio 2005 a Montalto Uffugo, vicino a un casolare abbandonato. Lì Abate avrebbe simulato un suicidio a cui i magistrati non hanno mai creduto. Il procedimento, però, fu archiviato contro ignoti. Le indagini furono riaperte nel 2018 grazie a una lettera anonima scritta da “un poliziotto onesto della Stradale” che indicò Abate come omicida. Nella missiva c’erano particolari credibili perché “noti solo agli investigatori”. Riannodati i fili della storia e intrecciati con le intercettazioni, i carabinieri sono risaliti all’ex agente, arrestato ieri.
Infiltrazioni massoniche
La soluzione del caso poteva arrivare molto prima. Ma non è stato possibile. Per quella che il gip ha definito una “patina di inquietante ambiguità connotata da errori, reticenze ed incoerenze, ai limiti dello sviamento. Sia da parte di chi fu chiamato a fare luce sulla vicenda sia da parte di chi fu chiamato a riferire circostanze utili”. Nella sua ordinanza è anche scritto che ci sono state anomalie investigative, che hanno avuto il proposito di favorire la persona indagabile. Ha specificato che nella vicenda “si deve constatare la presenza di legami ed infiltrazioni massoniche, in grado di pregiudicare, irrimediabilmente o meno, la ricerca della verità”.