I percettori del reddito di cittadinanza non si arrendono, pronta protesta la vigilia del Festino
Da settembre il reddito di cittadinanza scomparirà e tanti percettori senza lavoro si troveranno in grande difficoltà. Da gennaio per arriverà all’assegno di inclusione di cui potranno beneficiare i nuclei con disabili, minori, over 60 e componenti svantaggiati inseriti in programmi di cura e assistenza certificati dalla Pubblica amministrazione. Per queste famiglie l’importo minimo che riceveranno sarà di 500 euro. Chi invece non rientra nei requisiti dell’assegno di inclusione, pur vivendo in condizioni di povertà sarà dato un contributo di 350 euro. Tale importo rientra in percorsi formativi per lavoro: i corsi partiranno a settembre.
Per il Festino pronta nuova protesta
A Palermo l’associazione “Basta Volerlo” guidata da Davide Grasso e Toni Guarino non ci sta, i percettori sono pronti a scendere nuovamente in piazza contro l’abolizione del reddito di cittadinanza. Una manifestazione è prevista per il 14 luglio in piazza a Mondello, alla vigilia del Festino. “Inaccettabile che Comune e Regione spendano milioni di euro per eventi e per tante famiglie che da settembre si ritroveranno con 300 euro non fanno nulla”, afferma Guarino a Palermo Live. “Siamo arrabbiati e continueremo la nostra battaglia contro le scelte folli del governo nazionale“.
Percettori arrabbiati con il governo nazionale
Il prossimo 14 luglio i percettori del reddito di cittadinanza si ritroveranno a Mondello per urlare e manifestare, ancora una volta, la loro rabbia e disappunto sulla scelta di eliminare il sussidio introdotto ormai da tre anni. “Questo governo sta calpestando la dignità sociale del ceto più debole – dice Davide Grasso -, eliminando l’unica forma di sussidio che gli permetteva di vivere dignitosamente in attesa di un lavoro.
Sta dividendo i poveri in 2 categorie, occupabili e non occupabili come se la gente non avesse voglia di faticare, il vero problema è che al sud e soprattutto in Sicilia manca il lavoro, a Palermo 192 su 1000 percepiscono il sussidio a Bolzano soltanto 3 su 1000. E tutto ciò non è colpa dei poveri, sin dall’unità d’Italia c’è stata sempre la voglia da parte di chi ci ha governato di fare espandere il Nord a discapito del Sud. Se andiamo a visionare sulla piattaforma IDO (incontro domanda/offerta di lavoro) notiamo che per i siciliani le offerte di lavoro sono soltanto 170 contro i 500 mila percettori dell’isola. Andare via dalla Sicilia deve essere un’opportunità, non l’unica alternativa”.
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