“Perché Borgo Nuovo e non lo Zen?”, scoppia la polemica nel Pd siciliano

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Polemica nel Partito Democratico siciliano dopo le parole del segretario regionale Anthony Barbagallo misure straordinarie “per fronteggiare situazioni di degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile” anche in due realtà siciliane, il quartiere Borgo Nuovo a Palermo e quello di San Cristoforo a Catania.

“Mi chiedo in base a cosa sia stato scelto San Cristoforo a Catania e non ad esempio Librino e perché Borgo Nuovo e non lo Zen 2 a Palermo”, si domanda Barbagallo. “In secondo luogo non c’è stata alcuna concertazione e confronto da cui il Pd non intende sottrarsi. Anzi fin d’ora chiediamo che gli interventi siano oggetto di discussione e confronto politico sia nelle municipalità sia nei consigli comunali dove è nostra intenzione fornire il nostro contributo”.

La risposta a Barbagallo

“Apprendiamo che dopo avere diviso il Pd siciliano in modo irrecuperabile, Anthony Barbagallo, adesso, vuole provare a dividere le città”. Così il consigliere comunale Fabio Teresi e i consiglieri della V Circoscrizione Salvo Altadonna e Davide Grasso a proposito delle dichiarazioni del segretario del Pd sugli interventi di riqualificazione delle zone di disagio della Sicilia

“Avremmo compreso che Barbagallo avesse proposto di estendere gli interventi ad altre realtà della Sicilia ma innescare una “guerra fra poveri” è veramente deprimente soprattutto, perché, dimostra di non conoscere minimamente ciò di cui parla”

“Difenderemo sempre le opere di riqualificazione a cominciare dalle aree che per anni abbiamo amministrato, come Borgo Nuovo, che non sono uno spot per qualcuno ma rappresentano un minimo di migliorie delle condizioni di vita degli abitanti di zone depresse. Barbagallo si dedichi ad altro che a vigliare che tutto ciò venga fatte bene e nell’interesse della collettività ci penseremo noi, anche da soli, come del resto siamo stati tutti gli anni della sua disastrosa segreteria dove avere un partito a fianco sarebbe stato molto utile”.