Essere la band più ascoltata al mondo, nella storia del proprio Paese, non basta per evitare il servizio militare. Gli amatissimi BTS dovranno prestare la leva in Corea del Sud, come stabilito dalla legge locale, che lascia poche possibilità di ricevere esenzioni.
Il governo non ha approvato un decreto “salva BTS”, che avrebbe esteso alle popstar alcuni privilegi riservati agli sportivi e ai musicisti classici. L’annuncio dell’obbligo di leva militare per i BTS è stato effettuato dalla Big Hit, l’agenzia musicale a cui sono legati.
In realtà la notizia non arriva del tutto a sorpresa: da anni ormai in Corea del Sud si discute sull’eventualità di concedere un’eccezione per i membri della band, che hanno avuto il grosso merito di portare la loro musica a essere ascoltata in tutto il mondo. La stessa Big Hit ha anche fornito una data su quando tornano insieme i BTS: probabilmente sarà nel 2025, dopo che ognuno di loro potrà portare avanti un progetto da solista per diversi mesi. A quel punto la reunion sarà quasi obbligatoria.
La legge sudcoreana prevede infatti che tutti i giovani cittadini uomini debbano prestare servizio per un periodo variabile in base alle forze scelte, fino a un massimo di due anni obbligatori. Negli ultimi anni in Corea del Sud si era parlato a lungo dell’eventualità di concedere un’esenzione ai membri della band, ma la proposta è rimasta sul tavolo dell’Assemblea nazionale senza mai essere approvata.
Un obbligo che porterebbe a uno stop di 2 anni per il complesso musicale coreano, anche se la leva obbligatoria ha una durata minima di sole 3 settimane. Negli ultimi anni in Corea del Sud si era parlato a lungo dell’eventualità di concedere un’esenzione ai membri della band, ma la proposta è rimasta sul tavolo dell’Assemblea nazionale senza mai essere approvata.