Perquisizioni in tutta la Sicilia: caccia al superlatitante Messina Denaro

Nel mirino delle perquisizioni soggetti sospettati di essere fiancheggiatori del boss. In un video del 2009 l’ultimo avvistamento. Impegnati 150 agenti delle squadre mobili di Palermo, Trapani e Agrigento

arresto

FILE - In this Thursday, April 6, 2007 file photo, a photo reproduction of a computer generated image released by Italian Police of Mafia top boss contender Matteo Messina Denaro, shown at the Palermo police headquarters, Italy. Police have arrested the sister of Italy's No. 1 Cosa Nostra fugitive in pre-dawn sweep in western Sicily that investigators say brought them closer than ever in their quest to capture the powerful Mafia boss. Matteo Messina Denaro has eluded capture since 1993. On Friday, Dec. 13, 2013, police arrested his sister, Patrizia Messina Denaro, at home in Castelvetrano, a town in the heart of the crime clan's stronghold. They also arrested a nephew and a cousin of his and 27 others, including businessmen allegedly in cahoots with him. After the capture of other Mafia long-time fugitives in the last two decades, Messino Denaro is the top Cosa Nostra figure still at large. In Palermo, Carabinieri commander Mario Parente told reporters: "We have never come as close to Matteo Messina Denaro as today." (AP Photo/Alessandro Fucarini, File)

Da questa mattina sono in corso in molte zone della Sicilia decine di perquisizioni. L’obiettivo è trovare il boss latitante Matteo Messina Denaro. La Dda di Palermo, con l’impiego di circa 150 agenti delle squadre mobili di Palermo, Trapani e Agrigento, supportati dagli uomini del Servizio centrale operativo e dei reparti prevenzione crimine di Sicilia e Calabria, ha disposto le perquisizioni. Sette i comuni coinvolti: Castelvetrano, Campobello di Mazara, Santa Ninfa, Partanna, Mazara del Vallo, Santa Margherita Belice e Roccamena. In particolare i controlli riguardano soggetti sospettati di essere fiancheggiatori del superlatitante e di personaggi considerati vicini o contigui alle famiglie mafiose trapanesi e agrigentine. Si tratta di perquisizioni che vengono svolte periodicamente per cercare di trovare qualche elemento in più che possa aiutare nel rintracciare il boss, condannato per le stragi di via D’Amelio, Capaci, le bombe di Firenze, Roma e Milano.

Nelle ultime settimane il nome del boss è tornato protagonista: giovedì sera il Tg2 ha mostrato in esclusiva delle immagini del boss, riprese da una telecamera posizionata in una strada della provincia di Agrigento. Il video risale al dicembre 2009 ed è molto importante, in quanto propone le uniche immagini che gli inquirenti e gli investigatori hanno a disposizione dal 1993. Il video è in possesso della Direzione centrale anticrimine della Polizia.

LA NOTIZIA FALSA DELL’ARRESTO IN OLANDA

Qualche settimana fa dall’Olanda era giunta la voce dell’arresto del boss all’interno di un ristorante a Den Haag. In un blitz la Polizia aveva arrestato tre persone: una di loro, Mark L., dichiarava di essere di Liverpool, ma dai controlli è emerso che l’informazione era falsa. Da qui la convinzione che in realtà l’uomo arrestato fosse Matteo Messina Denaro. Alla fine non era così, come confermato dal test del Dna del sospettato che si trovava lì con il figlio per assistere a una gara.

Le ipotesi su dove possa trovarsi il superlatitante sono tante: chi dice all’estero, Dubai o Marocco, oppure c’è chi pensa che sia rimasto in Sicilia. E infine, non viene esclusa la possibilità che sia morto.

CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE