Persi i rimborsi 730, non vedi più i tuoi soldi anche con la documentazione giusta | Un brutto risveglio
Sono a rischio i rimborsi del 730, dopo aver atteso tanto e aver inviato la documentazione, devi controllare se non sei tra gli sfortunati.
Il 30 settembre è scaduto il termine per inviare la dichiarazione dei redditi, comunemente nota come modello 730. Sono stati tanti gli italiani che hanno provveduto al suo invio prima della scadenza, milioni coloro che, pur avendo la possibilità di accedere al portare dell’Agenzia delle Entrate e agire in autonomia hanno preferito rivolgersi ai patronati e ai consulenti fiscali.
Inviare la documentazione in piena autonomia sembrerebbe essere il modo più semplice di procedere, ma allo stesso tempo potrebbe significare la presenza di un maggior rischio di errori. Questo è il motivo per cui in tanti hanno preferito rivolgersi a degli esperti.
Intanto chi ha provveduto da maggio ad inviare la dichiarazione dei redditi, hanno anche già ricevuto il rimborso spettante per quello che riguarda le spese sostenute nel corso dell’anno. Chi invece si è ridotto all’ultimo dovrà attendere ancora.
Peccato che, tra le centinaia di cittadini che hanno provveduto all’invio del modello 730 entro il 30 settembre, potrebbero esserci coloro che non riceveranno mai il rimborso. Una notizia che lascia tutti senza parole.
Le date per ricevere il rimborso del modello 730
I rimborsi da parte dell’Agenzia delle Entrate partono in scaglio in base alla tipologia di contribuente che ne ha il diritto, ovvero alla data in cui il modello 730 è stato inviato in riferimento ai redditi dell’anno passato. Il rimborso a cui si ha diritto, viene calcolato con la differenza tra la tassazione che si deve pagare e quelle che sono le spese sostenute per cui si ha diritto alla detrazione. Rientrano in questi specifici casi, le spese sanitarie, quelle per il canone d’affitto, le spese sostenute per le attività sportive e molte altre elencate in maniera specifica.
I prossimi rimborsi verranno emessi tra fine ottobre e inizio novembre, al più tardi gli importi potrebbero arrivare entro dicembre. Questo riguarda sia i lavoratori dipendenti, che i pensionati e gli autonomi e partite IVA.
Per qualcuno si prospetta una sorpresa poco piacevole
Innanzitutto occorre chiarire che, non sempre si ha diritto a un rimborso della spesa effettuata, per qualcuno potrebbe esservi un debito per cui occorre provvedere al pagamento degli importi indicati dall’Agenzia delle Entrate. Ci sono poi casi per cui, il rimborso potrebbe allungarsi nei tempi. Ad esempio i dipendenti possono ricevere il rimborso con lo stipendio del mese successivo alla presentazione del 730. I pensionati invece ricevono il rimborso a circa 60 giorni dalla trasmissione dei documenti.
Cattive notizie per coloro che presenteranno delle anomalie nella dichiarazione inviata, l’Agenzia delle Entrate potrebbe decidere di effettuare ulteriori controlli. Lo stesso avviene nel casi in cui si abbia diritto a più di 4000 euro di rimborso, in quel caso scatteranno le verifiche per i 4 mesi successivi.