Il commissario straordinario alla peste suina, Vincenzo Caputo, aveva stabilito che potevano essere abbattuti nel primo anno 9.500 capi per contrastare il rischio della diffusione di peste suina, ancora non presente in Sicilia, e per ridurre il numero degli animali che stanno devastando i territori.
Cos’è la peste suina?
La Peste Suina Africana (PSA) è una malattia infettiva altamente contagiosa causata da un virus appartenente al genere Asfiviruso in grado di causare elevata mortalità nei suidi sia domestici che selvatici di qualsiasi età e sesso.
Ad oggi formate 648 persone per svolgere le attività di contenimento dei suidi. Al momento 171 i capi catturati con gabbie e chiusini in diversi comuni del palermitano. Tutti destinati per lo smaltimento ai carnai realizzati per l’alimentazione dei rapaci selvatici all’interno del parco delle Madonie, uno a Ficuzza e uno in località monte Carcaci Castronovo. Altri 78 capi sono stati prelevati nel messinese.
Poi ci sono i piani di controllo attivi in Sicilia dall’inizio del 2023. In questo caso sono 190 i capi prelevati dagli operatori del parco delle Madonie, 51 con abbattimento da postazione fissa e 139 catturati con gabbie e chiusini. Altri 98 capi sono stati catturati nelle aree limitrofe e nella riserva naturale orientata di Monte Pellegrino. A questi numeri, non molto confortanti, andranno aggiunti il numero di capi di cinghiali e suidi selvatici che da settembre 2023 a gennaio 2024 verranno catturati dai cacciatori. Nel 2022 sono stati segnati dai cacciatori nei tesserini venatori circa 4.000 capi prelevati in tutta la Regione.