Bolzano: Peter e Laura uccisi forse a distanza di quattro ore

Benno aveva problemi psichiatrici, ed era in conflitto con il padre Peter. Gli investigatori pensano che abbia ucciso prima il genitore

Peter Neumair e Laura Perselli, i genitori di Benno, potrebbero essere stati uccisi in due momenti differenti. I due coniugi scomparsi di Bolzano potrebbero essere morti in situazioni diverse. Tra lo spegnimento del telefono di Peter e quello di Laura sarebbero trascorse 4 ore, e questo, secondo gli inquirenti, potrebbe essere il tempo trascorso tra il decesso dei due. Ad essere accusato del delitto resta comunque il figlio della coppia, Benno Neumair.

BENNO AVREBBE UCCISO PRIMA IL PADRE E POI LA MADRE

Risulta che il telefono di Peter è stato spento alle 17:30, mentre Laura era fuori casa. Circostanza insolita per la coppia, un gesto a cui si cerca di dare una spiegazione, come riportato dal Corriere della Sera. Prende consistenza i ‘ipotesi è che Benno intorno a quell’ora abbia ucciso il padre, forse strangolandolo. Fra i due c’era un rapporto molto conflittuale e la causa dell’aggressione potrebbe essere stata una ennesima discussione fra i due. L’ipotesi degli inquirenti è che Laura, quando è rientrata a casa, abbia visto cosa era accaduto. E che Benno abbia quindi deciso di uccidere anche lei, per poi disfarsi dei corpi gettandoli dentro il fiume Adige.

BENNO UNICO INDIZIATO.LITE CON LA SORELLA A NATALE

L’unico sospettato del delitto per ora è proprio Benno, il figlio 30enne della coppia. Da un po’ era tornato a vivere con loro, e lavorava come supplente di matematica in una scuola media in lingua tedesca del capoluogo altoatesino. Il giovane però continua a negare ogni accusa, ma sono numerose le testimonianze di persone vicine ai Neumair che parlano di un soggetto aggressivo. Uno dei tanti racconti è legato alla cena di Natale dello scorso anno, quando ci sarebbe stata una brutta lite tra la sorella e Benno. In famiglia si discuteva sulla possibilità di far vedere il giovane da uno specialista visti i suoi problemi psichiatrici sempre più evidenti. Ma il 30enne avrebbe sempre rifiutato in modo categorico di farsi visitare.