Sono in pochi a conoscere l’anfiteatro di Petralia Sottana: è nel cuore del parco delle Madonie, sa di resina e di fresco, dentro la pineta. E come tanti altri luoghi da queste parti, è noto soltanto a chi ha scelto di vivere qui. Ma il lockdown ha cambiato le cose, e i borghi sono diventati tesori da scoprire. Tre amiche hanno raccolto lo spunto e messo sul tavolo il loro amore per questa terra. Il rispetto per chi è rimasto, la voglia di fare qualcosa. Chiara, Anna e Marta firmano la prima edizione di Petralia chiAma che nasce dai loro nomi, certo, ma è una sorta di chiamata alle armi.
Da sabato 7 a sabato 14 agosto, una settimana per raccontare Petralia Sottana al mondo, per renderla protagonista, per riaprire l’anfiteatro nato negli anni Settanta e offrire questo palcoscenico “verde” al meglio della scena, della musica e della narrazione siciliana. Attori, musicisti, cuntisti arriveranno sulle Madonie e daranno voce a questa zona, a forte rischio spopolamento, coinvolgendo la comunità, i giovani; si parlerà di rigenerazione urbana e recupero dei borghi con compagnie come il Teatro della Rabba, o le associazioni e le guide turistiche che già lavorano sul territorio, richiamando anche chi ha creato da queste parti il suo buen retiro, vuoi nella dimora di famiglia vuoi per scelta di vita. Per evitare l’effetto borgo-cartolina ma ricreare una forza propulsiva e rigeneratrice di nuove energie.
“Una scommessa, un sogno, una salvifica follia nata in piena pandemia. L’idea di riattivare il teatro all’aperto della Pineta dove da bambina trascorrevo le mie ferie d’agosto è nata durante l’estate del 2019 – racconta Chiara Dino, giornalista, anche a nome delle due amiche, Anna Pierantoni e Marta Fierro – e si è concretizzata nelle lunghe serate in cui, chiuse a casa per l’emergenza Covid, io, Anna e Marta, sentivamo in maniera struggente la nostalgia di quella messa laica che è il teatro, un luogo in cui tutti insieme si converge per partecipare a un rito. La scelta di coinvolgere autori siciliani era obbligata. Era la Sicilia tutta che volevamo ritornasse sulla scena”. Il progetto è stato sposato subito dal Comune, un crowdfunding ha contribuito parecchio. Il resto lo hanno fatto tanti sostenitori che ci hanno creduto, sia pubblici che privati.
“Il progetto di ChiAma Officine Culturali è stato subito accolto con piacere dalla nostra Amministrazione – intervengono il sindaco di Petralia Sottana Leonardo Neglia e l’assessore alla Cultura Carmelo Licata -, anche perché recupera una struttura che Petralia ha sempre tenuto nel cuore. Si parla di rilancio e ripresa, e quindi quale modo migliore se non quello di riaprire un teatro e farlo rivivere? Che questo sia l’anno zero della rinascita“.
Il festival si apre sabato 7 agosto alle 21,30 all’anfiteatro con una fiaba per bambini e adulti, in quella maniera che appartiene soltanto a Emma Dante: “Gli Alti e Bassi di Biancaneve” è nata qualche anno fa, ma già allora aveva segnato il passo. Una maniera ironica, dissacrante, leggera per rileggere la fiaba dei fratelli Grimm, svestire Biancaneve dal suo buonismo e rendere i nani, minatori medievali e per giunta siciliani, ma molto molto più umani. Con la Compagnia Sud Costa Occidentale.
Tra l’8 e il 10 agosto, ci si ferma per “La Notte Bianca del Cinema“; si riprende martedì 10 agosto con il concerto folk di Angelo Daddelli & i suoi Picciotti: nata per strada nel 2014, al seguito di chitarre, contrabbasso, mandolini, mandole, friscalettu, tamburelli, marranzani e cianciane, l’orchestra è diventata uno dei punti di riferimento per il recupero della tradizione musicale siciliana.
Mercoledì 11 è il turno di “Minotauri“, reading-concerto nel labirinto, di Giuliano Scarpinato sulle note di Celeste Gugliandolo. : arrangiamento di brandelli dal Minotauro di Dürrenmatt, e da Chi non ha il suo Minotauro? di Marguerite Yourcenar.
Giovedi 12 in scena Giacco Pojero & Nino Vetri sono noti a chi ha da 40 anni in su, ma per i più giovani saranno una scoperta: ironia, note dissacratorie, leggerezza per un loro spettacolo cult, quel “Dalla scatola sono uscite due bolle” che racconta la storia di un emarginato demodé, incompreso ma non per questo meno surreale, su un testo ispirato agli scritti dello scrittore delle Avanguardie Russe, Daniil Charms.
Sempre a Petralia Sottana, l’appuntamento di venerdì 13. Roberto Burgio è cresciuto alla scuola di Michele Perriera, e ne ha ereditato una tranquilla fermezza di chi ha letto e recitato tanto. Vestirà i panni di un Tiresia contemporaneo e un po’ dandy per “Non riconosco allo specchio”, testo e regia di Gianfranco Perriera.
Il programma teatrale chiuderà sabato 14 agosto con un altro spettacolo cult, che il pubblico ama già moltissimo. Si chiama “Maggio ’43“, la guerra, i bombardamenti, le miserie e le storie, raccolte e cucite insieme da Davide Enia.
Per Petralia chiAma previsto un biglietto simbolico di 3 euro per ciascun appuntamento all’anfiteatro. Vendita online su www.liveticket.it/petraliachiamailfestival.