Piano di riequilibrio, Orlando: ” L’alternativa sarebbe stata un devastante dissesto”

Il primo cittadino: “L’attuale crisi finanziaria dei Comuni siciliani e nazionali è una crisi di sistema e finalmente il governo nazionale se n’è accorto”

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Nella giornata del 31 gennaio, il Consiglio comunale di Palermo ha approvato il Piano di riequilibrio. Sono stati quattordici i voti favorevoli, tra questi PD-Sinistra Comune-Avanti Insieme e M5S. Sette, invece, gli astenuti: Oso, Lega e Italia Viva. L’unico voto contrario giunge dal presidente di Sala delle Lapidi, Salvatore Orlando.

“L’approvazione del Piano di riequilibrio è la conferma della tenuta della minoranza che sostiene questa amministrazione, ma al tempo stesso del senso di responsabilità di quanti, pur non sostenendo questa amministrazione, hanno compreso che non si poteva votare contro perché l’alternativa sarebbe stato il devastante dissesto”. Così ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando.

“Dissesto in cui si trovano città come Catania e centinaia di altri comuni italiani – ha proseguito -. Dissesto che abbiamo evitato con un piano di riequilibrio che si fa forte delle norme e delle risorse finanziarie che abbiamo, come Anci, ottenuto per Palermo e per i Comuni siciliani. Insieme a Torino, a Napoli, a Reggio Calabria, città che erano già in Piano di riequilibrio, che adesso vedono aggiungersi anche Palermo. Convinti come siamo che l’attuale crisi finanziaria dei Comuni siciliani e nazionali è una crisi di sistema e finalmente il governo nazionale si è accorto che esiste una crisi di sistema che riguarda i Comuni di tutta Italia. In particolare in Sicilia, dove la speciale autonomia è diventata una specie di palla al piede rispetto alle possibilità di sviluppo dei Comuni siciliani”.

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