Il caso La Rocca e il giallo sui posti letto anti Covid degli ospedali dell’isola segna un’altra tappa di una guerra che si sta giocando sulla pelle dei siciliani. Da un lato le accuse velate al dirigente generale dell’assessorato alla Salute di avere richiesto forzature ai manager della sanità sulla disponibilità dei posti letto, fattore determinante per la classificazione della Sicilia; dall’altro le controaccuse sui tentativi di speculazione politica contro il governo regionale. Un clima di tensione accentuato dalle prese di posizione del sindacato dei medici ospedalieri (Cimo) e dallo stesso Ordine dei medici, per nulla propensi ad accettare le critiche rivolte da La Rocca nella sua replica.
“Sicuramente occorre fare chiarezza sul recente caso La Rocca – sostengono i parlamentari di Attiva Sicilia, Angela Foti, Matteo Mangiacavallo, Elena Pagana, Valentina Palmeri e Sergio Tancredi – i siciliani hanno il diritto di conoscere la verità. In questo momento non serve vestire i panni né dell’accusa né della difesa. È necessario che i cittadini abbiamo fiducia nelle istituzioni. Tuttavia non vorremmo che questa guerra dei numeri facesse perdere di vista l’unico obiettivo che conta, cioè la salute dei siciliani. Noi pretendiamo di sapere con chiarezza e con massima urgenza la situazione degli ospedali che si prendono in carico i malati di Covid. E lo chiediamo con forza al presidente Musumeci che è il garante di tutti i siciliani”.
Una richiesta di chiarimento che poggia non solo sulla quantità dei posti letto, ma anche sulla loro effettiva disponibilità rispetto al personale medico e sanitario. E che guarda all’immediato futuro anche in relazione all’emergenza sociale che si è venuta a creare in Sicilia.
“Vogliamo sapere il numero dei posti letto ma anche la funzionalità degli stessi in ordine agli organici del personale medico e sanitario addetto all’emergenza Covid, in modo da stanare eventuali speculatori ed evidenziare le responsabilità di ogni singolo livello d’intervento.
La salute non è di destra o di sinistra, si sono dette troppe parole ed è il momento che i siciliani sappiano la verità. E se l’emergenza è tale da richiedere misure ancora più straordinarie si abbia il coraggio di intervenire, senza esitazioni. Così come, se la situazione è sotto controllo se ne prenda atto e si diano indicazioni conseguenti perché i siciliani non ne possono più di restare nel limbo, schiavi di informazioni contrastanti e di guerre di bandiera che non possono più esistere.
Abbiamo dati che ci arrivano dalle associazioni di volontariato e che parlano di una povertà sempre più diffusa di fronte alla quale bisogna spendersi sino allo sforzo estremo, anche per evitare che la disperazione porti a ignorare le necessarie azioni di tutela della salute.
Ricordiamo il monito del presidente Mattarella, nessuno cerchi di trarre vantaggio dall’emergenza Covid. Questo non è tempo di speculazioni”.