Come sta il cane bruciato vivo a Palermo: ecco tutti gli aggiornamenti

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Sono stazionarie le condizioni di Aron, il pitbull bruciato vivo dal suo proprietario a piazza Croci a Palermo dopo essere stato legato con una catena a un palo. Il povero animale rimane in gravi condizioni, lotta ancora tra la vita e la morte. Ha ustioni sull’80% del corpo. I medici della clinica dove si trova ricoverato stanno facendo di tutto per salvarlo, ma rimane la riserva sulla vita del cane.

Intanto l’uomo che ha bruciato vivo il pitbull stamane avrebbe tentato di uccidere anche un altro cane vicino all’ospedale Civico. Poi in via Libertà ha rischiato il linciaggio da parte di alcuni animalisti che lo avevano raggiunto nei pressi del Giardino Inglese. L’intervento dei Carabinieri ha evitato il peggio. 

Intanto la Lav Onlus Palermo ha ottenuto la custodia giudiziaria di Aron e sarà l’unica a poter decidere sul cane. 

L’uomo si difende: “Era posseduto dal diavolo”

Il cane puntava i bambini, era posseduto!” sono le motivazioni fornite agli inquirenti dall’uomo che ha tentato di uccidere il proprio cane dandogli fuoco.

L’uomo, che da questa mattina si troverebbe in stato di fermo, avrebbe ammesso che, secondo lui, il cane era posseduto dal diavolo e in più occasioni avrebbe messo paura ai bambini. Per tali ragioni, dunque, aveva deciso di ucciderlo.

I residenti: “Avevamo chiesto un TSO”

L’uomo era già stato denunciato per maltrattamenti, i residenti infatti avevano già contattato il 118 per chiedere che l’uomo fosse sottoposto ad un TSO, in quanto precedentemente aveva già minacciato due persone con una spranga e preso a sassate un auto. Ma di fatto l’intervento non è mai stato messo in pratica.