Pizzo a imprenditore, quattro arresti a Palermo: c’è anche un anziano boss di Pizza Connection

Pizza Connection

Quattro uomini sono finiti in arresto per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore e detenzione di armi. Il blitz dei carabinieri, coordinati dalla Dda di Palermo, è scattato un mese fa ma la notizia si è appresa solamente oggi, 7 novembre. Tra gli arrestati dai carabinieri della compagnia di Bagheria c’è Salvatore Sal Catalano, 83 anni, boss della Pizza Connection, quando negli anni Ottanta la mafia esportava eroina per miliardi di dollari da Palermo negli Stati Uniti utilizzando una rete di pizzerie e ristoranti italiani. In carcere, come disposto dall’ordinanza del gip Lirio Conti e confermato anche dal tribunale del riesame, anche Filippo Cimilluca, 48 anni di Ciminna, Vito Pampinella, 64 anni di Caccamo, e Antonio Baucina, 33 anni palermitano dello Zen, che risponde di detenzione di armi.

Pizzo a imprenditore, 500 euro al mese “a vita”

Nel 2021 Cimilluca avrebbe imposto ad un imprenditore una sorta di società. Prima gli ha offerto sostegno economico e poi gli avrebbe chiesto soldi a rate: 500 euro al mese «a vita». L’imprenditore avrebbe pagato e nel 2023 disse di avere già saldato il debito. Quando l’uomo decise di vendere, gli fu chiesta una buona uscita di 30 mila euro. Una richiesta rifiutata. Da qui sono partite una serie di minacce ai danni dell’imprenditore.

Dalle intercettazioni è emerso che gli indagati cercavano pistole, prima al Villaggio Santa Rosalia e poi allo Zen. Inoltre in una conversazione Cimilluca parlava di acquistare “chili di polvere da sparo”, l’obiettivo era fare “saltare la casa” dell’imprenditore.

Catalano di nuovo in carcere dopo aver scontato 25 anni

Nonostante l’età per Salvatore Sal Catalano si sono aperte le porte del carcere. L’anziano boss ha scontato una condanna a 25 anni negli Stati Uniti. Nel 2016 è rientrato a Ciminna, in provincia di Palermo, dopo essere stato espulso dagli Usa.