La Sicilia ha il poco invidiabile record italiano di essere prima per contagi, ricoveri e morti. Inoltre è ultima per vaccinazioni. E’ la Sicilia dei record, confermati dal bollettino di ieri: per il quinto giorno consecutivo l’Isola è stata l’unica regione con i contagi intorno a quota mille. E negli stessi giorni ha pagato il prezzo più alto in vite umane: su 128 morti in Italia, 32 sono stati i siciliani, uno su quattro. Anche il dato dei casi settimanali ha un’altissima incidenza: ha superato quota 127 su centomila abitanti. Inoltre l’occupazione dei posti letto è ormai al limite della zona gialla.
Ieri con 464 ricoverati nei reparti ordinari la soglia di occupazione del 15 per cento fissata dal governo è stata raggiunta. Così come quella di occupazione delle Terapie intensive, che ospitano 68 pazienti, è circa al 9 per cento a fronte del tetto del 10. Con questi numeri l’addio alla zona bianca dal 23 agosto sembra ineluttabile, anche se la Regione sta facendo di tutto per riattivare altri posti letto prima del prossimo monitoraggio ministeriale di martedì.
A quanto pare questo pericoloso andamento potrebbe essere una conseguenza del turismo, della movida e degli assembramenti. Associati alle basse coperture vaccinali, soprattutto fra gli over 50. Repubblica Palermo ha chiesto un parere a Bruno Cacopardo, professore di Malattie infettive all’università di Catania e componente del comitato tecnico scientifico regionale. «Dipende da fattori più sociologici che epidemiologici ─ ha affermato ─. Quindi una connaturata tendenza a non rispettare le regole, la diffusa analfabetizzazione, oltre alla vocazione turistica».
E per quanto riguarda l’ultima posizione dell’isola nelle vaccinazioni effettuate, Cristoforo Pomara, ordinario di Medicina legale a Catania e anche lui componente del Cts, ha spiegato: «Siamo ultimi per paura e diffidenza diffusa nei vaccini, frutto di enorme ignoranza e della clemenza della prima ondata che non ha fatto le migliaia di morti del nord». E rincara la dose Massimo Farinella, primario di Malattie infettive al Cervello di Palermo, che spiega: «Siamo l’isola dei no-vax. «Nonostante lo sforzo organizzativo della Regione, con open day, vaccinazioni nei luoghi di movida, nei quartieri e nelle periferie, molti non vogliono vaccinarsi».
Quindi la Sicilia è prima per contagio e ultima per vaccinazione. Di fatto le proporzioni sono identiche alla prima ondata, così come nelle morti. Continuano a morire soprattutto gli anziani con patologia, ma l’età media di chi finisce in rianimazione si è abbassata. Al di là dell’età, però, oltre il 90 per cento ha un unico comune denominatore: sono persone non vaccinate. Cristoforo Pomara si rammarica, ed è perentorio: «Muoiono gli ignoranti, e parlo di laureati, medici e professionisti non vaccinati che andrebbero radiati dagli ordini. Muoiono gli stupidi, ovvero i no-vax, e gli sfortunati che si trovano nel mezzo: bambini e indecisi che avrebbero bisogno di maggior attenzione e informazioni».