È stato proposto di aumentare le tariffe della Tari a carico dei cittadini a fronte di un servizio raccolta scadente e talvolta inesistente: se non fosse vero, ci sarebbe da ridere. L’amministrazione comunale ha proposto un aumento della Tari, la tariffa sui rifiuti, del 27,7% rispetto al 2019. Se così sarà, i cittadini , a partire dal 2021 e per tre anni, troveranno quindi bollette più care di circa 43 euro.
MANCA LA SETTIMA VASCA
Il fatto è che la settima vasca della discarica di Bellolampo non è stata costruita e quindi si dovrà pagare il conferimento dei rifiuti fuori dalla Sicilia, anche all’estero. Il piano economico dove è compreso questo balzello deve essere approvato entro domani, 31 dicembre, insieme al bilancio.
VIBRATE PROTESTE
Igor Gilarda, capogruppo della Lega ha detto: «Sarebbe una beffa assistere all’aumento della Tari perché il servizio è assolutamente inesistente. Le foto della città piena di spazzatura hanno fatto il giro di tutta l’Italia, una vergogna e come Lega, se il caso, faremo le barricate». Anche Dario Chinnici, capogruppo di Italia Viva è intervenuto: «Vogliamo vederci chiaro ─ ha detto ─. Oltre agli extracosti per la chiusura di Bellolampo, ci ritroviamo altri 13 milioni di euro su cui va fatta immediata chiarezza».
Toni Sala, di Avanti Insieme, ha chiesto spiegazioni: «Nessuno poteva immaginare una cifra così elevata. L’amministrazione dovrà spiegarcene l’origine, anche perché arriva il penultimo giorno dell’anno. Bisogna accelerare sulle procedure per realizzare la settima vasca di Bellolampo e l’incremento della differenziata, non possono essere i cittadini a pagare le scelte sbagliate degli enti locali».