Dal novembre 2019, da quando la Rap, ha presentato il nuovo piano di spazzamento meccanizzato, sono passati sette mesi. Dall’assessorato nel frattempo non è arrivato nessun segnale, e in tutto questo periodo la città ha continuato ad essere invasa dalla sporcizia e dalle cartacce. Un paradosso, considerando che ci sono quindici spazzatrici ferme solamente perché non è stata predisposta la segnaletica di zona.
I consiglieri della Lega Igor Gelarda e Alessandro Anello in proposito attaccano l’assessorato guidato da Giusto Catania: «A novembre dell’anno scorso la Rap, dopo aver presentato il nuovo piano di interventi, ha chiesto la convocazione di un tavolo tecnico per avviare lo spazzamento meccanizzato. Ma dall’assessorato alla Mobilità, guidato da Giusto Catania, non si muove nulla». E continuano aggiungendo: «L’assessore Catania non finisce mai di stupirci. Abbiamo da poco sentito un suo accorato video sulla Palestina, argomento per carità importante ancorché non direttamente legato al suo ruolo istituzionale. Il fatto però che non si stia adoperando per ciò che gli compete direttamente ci pare molto grave».
Il presidente della Rap Giuseppe Norata nel confermare la presentazione del piano a novembre, conferma che nonostante i solleciti non ha avuto nessuna risposta dal Comune. «A novembre ─ spiega ─ ho depositato il piano che prevede 70 percorsi, e per ciascuno di essi prevediamo intervallo di intervento e orario. E per agevolare l’attività degli uffici e prendere confidenza con una nuova modalità di intervento per la pulizia stradale, avevamo anche progettato un piano stralcio, con sole venti strade da “trattare”, in modo che potesse servire da sperimentazione. Un entrambi i casi non abbiamo ottenuto alcun cenno».
La risposta dell’assessore Giusto Catania non si fa attendere. Ovviamente non è d’accordo: «Nessun ritardo ─ spiega ─. Come tante altre cose il piano è rimasto bloccato per l’emergenza Covid. Per altro, le nuove spazzatrici di Rap sono arrivate da poche settimane e, dopo un periodo di formazione del personale, da qualche giorno operano in diversi quartieri indipendentemente dai divieti di sosta. È ovvio che senza le automobili parcheggiate il servizio sarebbe più veloce ed efficiente ma purtroppo ─ continua Catania ─ viviamo in una città in cui non basta mettere un segnale stradale per far rispettare un divieto di sosta. Prima di emettere le ordinanze e posizionare la segnaletica è necessario garantire un adeguato servizio notturno di polizia municipale e una coordinata attività di autorimozione, altrimenti l’intervento rischia di essere inefficace, se non addirittura controproducente».