Polizia uccide un altro ragazzo nero, nuove proteste negli Stati Uniti
Il ragazzo voleva sfuggire all’arresto e un agente ha sparato
Si chiamava Daunte Wright, secondo l’identificazione della famiglia, il 20enne afroamericano ucciso ieri pomeriggio dalla polizia di Minneapolis, nel centro periferico della città, Brooklyn Center.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine statunitensi, riportata da “The Guardian”, intorno alle 14 ora locale un agente ha fermato una vettura per violazione del codice stradale. Successivamente, da quanto afferma la Polizia di Brooklyn Center, il conducente del veicolo stava per risalire sul mezzo, con l’intenzione di sfuggire all’arresto; a quel punto uno dei poliziotti ha sparato contro il ragazzo. Wright, ferito, ha tentato la fuga ma si è schiantato contro un’altra automobile, perdendo la vita.
LA CHIAMATA ALLA MAMMA PRIMA DI MORIRE
l New York Times ha riportato i contenuti dell’ultima telefonata che il giovane ha fatto alla madre prima di morire: “Mi ha chiamato verso l’1:40, ha detto di essere stato fermato dalla polizia. – racconta la donna – “Ha detto che l’hanno fermato perché aveva un deodorante per ambiente appeso allo specchietto retrovisore.”
La donna ha raccontato anche che la Polizia aveva chiesto informazioni sull’assicurazione della vettura, motivo della chiamata di Daunte alla madre: “Ho detto: quando l’agente di polizia torna al tuo finestrino, mettilo al telefono e gli darò le informazioni sull’assicurazione. – continua la madre del ragazzo ucciso – Poi ho sentito l’agente di polizia avvicinarsi alla finestra e dire: metti giù il telefono e scendi dalla macchina, e Daunte ha chiesto perché. Ha detto: te lo spiegheremo quando scendi dalla macchina”. Poi un brusco rumore, come se il telefono fosse caduto, e il poliziotto che dice “Daunte, non scappare. Metti il cellulare”.
Il fatto è accaduto proprio mentre è in corso il processo contro l’agente Derek Chauvin per l’uccisione di George Floyd avvenuta lo scorso maggio. Nella serata di ieri migliaia di persone sono scese in strada e hanno marciato in segno di protesta verso il dipartimento di Polizia locale; i disordini e i tafferugli tra i manifestanti e la polizia sono durati fino alle 23 circa. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno dovuto fare ricorso ai lacrimogeni per disperdere la folla.