Poliziotti aggrediti da migranti, Musumeci: «Immediato rimpatrio per questi violenti»
Si tratta di 65 persone che hanno lanciato contro le forze dell’ordine estintori, parti di finestre, pietre e reti di alcuni letti. Feriti tre poliziotti
Una rivolta, tanta paura e feriti. Circa 65 migranti, per lo più tunisini, hanno dato vita all’ennesima ribellione, ad Agrigento, nel centro di accoglienza al Villaggio Mosè, lanciando contro le forze dell’ordine, estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni tipo. Come se non bastasse hanno anche appicato il fuoco a dei materassi. Alcuni migranti, in quarantena, sarebbero riusciti a lasciare il centro. Tre gli agenti rimasti feriti.
“Voglio far sentire la vicinanza mia e del governo regionale alle forze di polizia destinatarie di attacchi e provocazioni da parte di alcuni delinquenti – scrive il governatore Nello Musumeci sul proprio profilo facebook – fra gli immigrati ospiti nel Centro di prima accoglienza di Agrigento. Non è la prima volta che accade e temo non sarà l’ultima. Ormai è chiaro a tutti: la Sicilia è stata scelta dal governo centrale come terra di parcheggio per migliaia di migranti economici che– arrivati qui – si permettono di dileguarsi o di dare vita ad atti di guerriglia con gli uomini in divisa, costretti per legge a subìre oltraggi e violenze“.
“Il ministro dell’Interno – prosegue Musumeci – farebbe bene a proporre al suo governo norme per la tutela delle forze di polizia, ordinare l’immediato rimpatrio per i migranti violenti e la immediata ricollocazione dei rimanenti negli altri Stati europei. Lo chiede la maggioranza del popolo siciliano, lo vuole il buon senso“.
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