Il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi ha inviato una lettera al Commissario per il ponte Corleone, Matteo Castiglioni. Scopo della testo è quello di avere novità sugli interventi previsti per la struttura e sollecitarne l’attuazione.
“Seguiamo da tempo e con particolare interesse le vicende che riguardano il Ponte Corleone, infrastruttura urbana fondamentale per la città di Palermo – si legge- . A distanza di molti mesi rimangono tutte le criticità già denunziate e soprattutto una grave situazione di incertezza sugli interventi che verranno realizzati e sul loro reale stato di attuazione”.
“Parecchi anni fa il progetto per il raddoppio è andato in gara, la gara è stata aggiudicata ed il contratto già sottoscritto è stato rescisso, ancor prima di iniziare i lavori, per inadempienza dell’impresa aggiudicatrice”.
“A seguito di ciò nulla, però, è stato fatto: né lo scorrimento della graduatoria, né una nuova gara. Il ponte è stato lasciato lì, senza che nessuno se ne facesse realmente carico, senza manutenzione, senza controlli; fino a quando, nel clima di allarme generalizzato sullo stato dei ponti e dei viadotti, seguito alla tragedia di Genova, è stato deciso che, precauzionalmente, era meglio limitarne il transito ad una sola corsia e porre il divieto per i mezzi pesanti, con la prevedibile disastrosa conseguenza delle code e dei rallentamenti sia per il traffico veicolare, che per il trasporto dei materiali, in particolare di quelli dell’edilizia. Finalmente, nell’incapacità totale di risolvere il problema, il Comune ha chiesto l’intervento dell’Anas. Ma da allora, il silenzio”.
La lettera si conclude. “Su questi punti le nostre imprese, con l’intero comparto dell’edilizia, si rivolgono a noi per avere aggiornamenti e per sollecitare il ripristino della piena funzionalità della infrastruttura. Per questo le chiediamo notizie, unitamente all’informazione sugli altri interventi che la sua struttura commissariale ha in corso”.