Ponte Oreto, lavori rimandati a dopo l'estate: la situazione

I lavori al ponte Oreto di Palermo dovevano partire in estate, ma arrivati al mese di luglio ancora non si è visto nessun operaio nei pressi del cavalcavia della Terza Circoscrizione. Dagli Uffici tecnici comunali fanno sapere che la fase di assegnazione dei lavori è quasi finita e si sta procedendo alla progettazione. Questo non fa che rimandare i lavori molto probabilmente dopo l’estate.

“Un problema per i cittadini della zona e in generale della Terza Circoscrizione – spiega il consigliere comunale del M5S Antonino Randazzo -. Non è possibile l’attraversamento pedonale e in più i residenti di via Oreto non hanno più un’autobus per via del divieto di transito dei mezzi pesanti. Avevamo chiesto delle navette, ma da Amat non è stato fatto nulla. Importante iniziare subito questi lavori anche perché le condizioni del ponte Oreto sono sempre più precarie”.

“Raddoppio ponte Bailey? Avevamo chiesto l’installazione di un secondo ponte alla Guadagna, era arrivato il parere positivo dell’Ufficio Mobilità. Dall’Amministrazione comunale, però, non è arrivata nessuna risposta. Una proposta che rilancio perché la ritengo di buon senso”.

Il costo dei lavori e il bando

Il costo complessivo delle opere, rientranti in un accordo quadro, si aggira intorno ai 6,2 milioni di euro. Il restauro sarà diviso in due parti: i primi 3 milioni e 800 mila serviranno a dare un corposo intervento al Ponte, recuperando la sua piena funzionalità.

Con la derminazione 7476 del 21 giugno 2023, il Rup dell’opera Tonino Martelli e il Capo Area dei Lavori Pubblici Dario Di Gangi hanno avviato l’iter per l’affidamento della progettazione definitiva/esecutiva, direzione lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per il restauro, risanamento conservativo, recupero funzionale e strutturale del ponte Oreto.

Una prima tranche di lavori è stata assegnata a febbraio alla ditta Cantiere Edili di Favara, ma come scritto all’inizio gli operai per iniziare sono in attesa che si risolvano gli ultimi cavilli burocratici.

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