Scommettere su una nuova iniziativa imprenditoriale in un momento problematico: una sfida che racchiude notevoli rischi e grandi possibilità.
Ne sa qualcosa Nino ‘u Ballerino ( https://ninouballerino.it/) celeberrimo esponente dello street food palermitano. Recentemente riconfermato nel registro delle Eccellenze Italiane, nel pomeriggio di venerdì 12 marzo aprirà ufficialmente i battenti di una nuova attività nel settore della ristorazione.
Dove? A Palermo, ovviamente, in un luogo del centro storico dalle forti suggestioni artistiche e architettoniche, nel circuito arabo – normanno.
Precisamente, in piazza Indipendenza, a pochi passi dal Parlamento siciliano e da Porta Nuova, per secoli il varco più importante in città via terra. Nella stessa area, insistono l’Accademia di Belle Arti in via Papireto e la cittadella universitaria in viale delle Scienze, due tra i poli culturali più significativi del territorio. Un accesso clou nel cuore di Palermo, dal quale si sviluppano i corsi Vittorio Emanuele – detto anche Cassaro, principale arteria urbana – e Calatafimi, che conduce a Monreale.
Street food anche in piazza Indipendenza, dunque, per offrire ai palermitani e ai turisti un’altra opzione gastronomica, oltre alla “vecchia” attività di corso Camillo Finocchiaro Aprile.
“Sono emozionato – spiega il meusaro, al secolo Antonino Buffa, tra i primi ristoratori ad aderire all’ Accademia del Panino Italiano, sinonimo di qualità, tradizione e innovazione – e spero di trasmettere a tutti energia positiva in questo momento che anche per me, per la mia famiglia e i miei collaboratori è stato e continua a essere complicato e pieno di incognite legate alla pandemia non ancora debellata”.
A congratularsi con Nino è il presidente regionale Salvatore Bivona, che mette in risalto il significato simbolico dell’ avvio dell’attività commerciale alla luce del difficile momento vissuto dagli esercenti in tutto il territorio nazionale e nell’isola.
“La Confederazione Italiana Esercenti Commercianti – afferma il presidente – accoglie con gioia la notizia di una nuova realtà nel settore della ristorazione”.
“Il cibo di strada – spiega – rappresenta un elemento identitario e noi crediamo fermamente che si debba ripartire dalle tradizioni e dalle specificità locali per uscire dalla crisi economica”.
“Inoltre – aggiunge – la scelta del centro storico quale luogo di rinascita economica e commerciale, si allinea perfettamente ai dettami del nuovo Testo Unico del Commercio“.
“Il disegno di legge predisposto dall’assessorato regionale alle Attività produttive – spiega Bivona – assegna ai centri storici un ruolo di primo piano e contiene molte novità per il loro recupero e la piena valorizzazione”.
“Nello specifico, le botteghe, la gastronomia e l’artigianato – conclude – si configurano quali strumenti privilegiati nella direzione dello sviluppo e della crescita economica locali”.