“Portella della Ginestra è distrutta. Brucia il luogo simbolo delle lotte dei lavoratori dove si festeggia il Primo maggio fin dai tempi di Nicola Barbato”, tra i fondatori dei Fasci siciliani dei lavoratori. Così il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo e i segretari generali Flai Palermo e Sicilia Dario Fazzese e Tonino Russo. Portella della Ginestra, nel Comune di Piana degli Albanesi, è il luogo dove la banda di Salvatore Giuliano, l’1 maggio 1947, compì la strage che uccise 11 persone.
“Nel posto dove furono trucidati i contadini durante la festa del lavoro oggi c’è un inferno di cenere, carbone dappertutto, desolazione. E tanta rabbia, perché mentre la Regione sta per licenziare i lavoratori, i boschi continuano a bruciare per il malgoverno e l’incuria. Il governo non ha avuto la lungimiranza di appostare le risorse finanziarie per far svolgere l’attività di prevenzione nei tempi giusti. Mancano le risorse per garantire l’attività di quei lavoratori che dovrebbero realizzare le opere di contrasto al rischio incendi”
In questi ultimi giorni, decine di incendi sono stati appiccati in provincia di Palermo. I roghi, complice la temperatura elevata, sono divampati a Caccamo, Valledolmo, Borgetto, Palazzo Adriano. Prizzi, Monreale, Bagheria, Partinico, Casteldaccia, lungo l’autostrada Palermo – Mazara del Vallo tra via Belgio e Tommaso Natale. In alcune zone del capoluogo i balconi sono stati ricoperti di cenere. Nella zona dello Jato è stato appiccato un rogo lungo la strada provinciale 34 tra Piana degli Albanesi e San Giuseppe Jato.
In fiamme anche Portella della Ginestra, la località del comune di Piana degli Albanesi che fu teatro della strage dei contadini uccisi dal bandito Giuliano il Primo maggio del 1947. In azione le squadre della forestale, i vigili del fuoco e la protezione civile, un canadair e un elicottero.
Intanto ieri si è svolto un presidio contro la devastazione che sta colpendo la Sicilia. “La speranza che la politica ci ascolti è bruciata. Resta alta, invece, la speranza che la gente si svegli”. – Così Salvatore Bucchieri in un post sul gruppo Facebook “StopincendiSicilia Emergenza Natura”.