“Anche con la tromba d’aria in arrivo, c’era tutto il tempo per salvarsi, sarebbero bastati quindici minuti per attivare tutte le misure di sicurezza“. Questa l’opinione sul misterioso naufragio del veliero Bayesian, data da un esperto ingegnere della Italian Sea Group, la società proprietaria di Perini Navi, il gruppo di cantieri che nel 2008 varò il veliero naufragato all’alba di lunedì mattina al largo della costa palermitana.
Secondo l’esperto, sarebbero diversi gli errori che potrebbero essere stati commessi: dalle mancate chiusure dello scafo ai motori spenti, fino alle persone presenti ancora in cabina.
Sono due i corpi individuati e recuperati dai sommozzatori all’interno del relitto del Bayesian, il veliero naufragato lunedì mattina al largo di Porticello. Secondo le prime informazioni, i cadaveri si trovavano in una delle cabine situate al ponte inferiore dell’imbarcazione, coperti da mobili e materassi.
Non si conosce ancora la loro identità ma uno dei due cadaveri pare sia quello di “un uomo robusto”. Le operazioni di recupero stanno procedendo per gradi a causa della complessità delle manovra e dei tempi di decompressione dei sub. Restano ancora 4 le persone disperse. Intanto proseguono le ricerche anche con l’arrivo dei sommozzatori che hanno preso parte alla ricerche della strage della Concordia, la nave da crociera avvenuto la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012.