Porticello, il veliero investito da un downburst e il mistero dell’uomo in plancia
Il Bayesian, il veliero naufragato all’alba di lunedì mattina nelle acque di Porticello, potrebbe esser stato investito da un downburst, una violenta raffica di vento che può raggiungere velocità superiori ai 100 km/h. “Si è trattato di un evento repentino e improvviso”, ha detto il pm Raffaele Cammarano che coordina le indagini sul naufragio. Resta tuttavia da capire se le procedure di sicurezza siano state seguite correttamente e se l’uomo in plancia abbia avuto il tempo e la lucidità necessari per reagire.
Confermata infatti la sua presenza, le indagini stanno cercando di chiarire se la persona al comando fosse effettivamente in grado di gestire l’improvviso evento atmosferico che avrebbe colpito il veliero.
Naufragio del Bayesian, niente test antidroga per l’equipaggio
La Procura di Termini Imerese non ha eseguito il test antidroga, compreso quello per l’assunzione di alcol, né sull’equipaggio né sugli ospiti del Bayesian. A riferirlo è stato il PM Raffaele Cammarano nel corso della conferenza stampa. “In quel momento erano feriti e sotto shock – ha dichiarato – quando si doveva capire cosa fosse successo ci si è concentrati sulla cura di quei soggetti. In merito alle condotte verranno esaminati non solo i passeggeri ma anche i membri dell’equipaggio”.
Possibile intervento della magistratura inglese
La Procura di Termini Imerese ha iscritto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. “Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo”, ha detto il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio, definendola una tragedia internazionale che potrebbe coinvolgere anche la magistratura inglese sui fatti.