Porticello, si prepara il recupero del Bayesian: l’albero da 75 metri sarà segato
Il relitto del Bayesian, lo yacht affondato la notte del 19 agosto vicino a Porticello, sarà recuperato. La società, incaricata al recupero dell’imbarcazione che apparteneva all’imprenditore Mike Lynch, avrà a disposizione una chiatta solo in primavera, probabilmente verso aprile. Il relitto verrà portato a galla senza il suo maestoso albero da 75 metri. Secondo il New York Times, il “super-albero” in questione potrebbe essere stato una delle cause dietro l’affondamento.
Prima di far riemergere lo scafo, lungo circa 65 metri, la ditta taglierà l’albero all’altezza del boma, componente di collegamento nelle imbarcazioni legato all’albero. A prendere questa decisione è stata la procura di Termini Imerese, dopo la riunione con gli investigatori della guardia costiera e gli avvocati incaricati dal consorzio di assicurazioni, che ha stipulato la polizza con la società che gestisce la nave per conto degli armatori. Alla riunione ha preso parte anche il consulente nominato dalla procura, l’ingegnere messinese Alessandro Biriaco.
Il tecnico ha illustrato i risultati della perizia sullo stato della nave, che si trova poggiata sulla fiancata destra a 49 metri di profondità. Come è stato possibile vedere dalle poche immagini e i pochi video – di quel che oggi resta dello yacht – mostrati in esclusiva qualche mese fa alla trasmissione Quarta Repubblica, su Rete 4 con il giornalista Nicola Porro.
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Nel naufragio, a largo di Porticello, morirono 7 persone: il proprietario, il magnate inglese Mike Lynch, sua figlia Hannah, i coniugi Chris e Neda Morvillo, Jonathan e Judy Bloomer oltre al cuoco di bordo Recaldo Thomas. Sono indagati per omicidio plurimo e naufragio colposi il comandante, il neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, inglese, e il connazionale Matthew Griffith, di guardia in plancia al momento dell’affondamento.
Fonte foto e video: @QuartaRepubblica