Portillo e il racconto della Sicilia su Rai 5: “L’isola della mafia, c’è inquietudine nell’aria”

La lettera di un lettore a seguito della quarta puntata di “Trans Europe Express”, nella quale il conduttore Michael Portillo ha raccontato la Sicilia attraverso un viaggio per varie tappe

portillo

E’ andato in onda ieri sera su Rai 5 il quarto episodio di “Trans Europe Express”, con il giornalista ed ex ministro britannico Michael Portillo. La puntata si propone di raccontare la Sicilia, partendo da Palermo e le sue bellezze fino ad arrivare alla maestosa Valle dei Templi agrigentina e all’Etna, vulcano attivo più alto d’Europa.

Un viaggio che appare entusiasmante e determinato a mettere in luce le bellezze naturali e paesaggistiche dell’isola, nonché la sua storia e il suo vasto patrimonio culturale. Non sono passate, tuttavia, inosservate alcune controverse affermazioni del conduttore, tutt’altro che lusinghiere per la nostra regione. “Isola della mafia” è, infatti, l’appellativo riservatole dall’inglese, che ha espresso in più punti una sorta di timore nell’incamminarsi tra le strade siciliane. A tal proposito riceviamo e pubblichiamo la segnalazione di un lettore, che ci scrive dopo la visione del programma.

Portillo e il racconto della Sicilia su Rai 5, la segnalazione di un lettore

Voglio raccontarvi una storia.
Ieri ho visto la pubblicità di un programma che sarebbe andato in onda su Rai5 alle 20,15.
Il programma è “Trans Europe Express”, condotto dal giornalista ed ex ministro britannico Michael Portillo; la puntata mi interessava molto perché avrebbe raccontato alcune curiosità di Palermo – tra cui il Palazzo delle Poste, vero gioiello dell’architettura futurista – e di altre città della Sicilia. Insomma avevo grandi aspettative, come sempre quando si tratta di programmi che parlano della mia Sicilia.

Inizio a guardare, ascolto Michael Portillo per un po’, ma al minuto 12,40 non credo alle mie orecchie: mentre passeggia per Ballarò dice: “… inoltre tutti sanno che la Sicilia è l’isola della mafia, quindi c’è un leggero senso di inquietudine nell’aria, sono un po’ nervoso”.

Io non so come a questo signore sia venuto in mente di pronunciare una puttanata simile (chiedo scusa ma non trovo altre parole), vabbè è inglese – mischino, avrebbe detto mia nonna – ma quello che più mi indigna è come la Rai, la tv pubblica italiana, abbia potuto mandare in onda queste parole.

Io non chiedo la testa di nessuno, per carità, mi basterebbero le scuse e la rettifica dell’ex ministro inglese. Intanto però vorrei che si facesse chiarezza sull’episodio, per cui taggo a seguire il sindaco della mia città Leoluca Orlando, Sindaco di Palermo, l’assessore comunale alle Culture Mario Zito, il Presidente della Prima Circoscrizione Massimo Castiglia e poi qualche componente della Commissione di vigilanza della Rai Primo Di Nicola Davide Faraone Loredana De Petris Valeria Fedeli Emilio Carelli Andrea Romano. Chissà che non succeda qualcosa.

Marco D’Amico

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