Porto di Palermo, sequestrate oltre 5,5 tonnellate di gas in bombole
Il video dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Palermo
I Finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Palermo unitamente ai funzionari della locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, quotidianamente impegnati nei controlli dei flussi merce in import ed export dal porto del capoluogo siciliano, hanno sequestrato oltre 5,5 tonnellate di gas in bombole, contenute all’interno di 2 containers provenienti dalla Cina e destinati ad una società di Marsala.
In particolare, da accertamenti è emerso che si trattava di un tipo di miscela artificiale. Nello specifico, di gas fluorurati a effetto serra creati in laboratorio dall’americana The Chemours Company LLC. La realizzazione ad hoc di tali miscele e la registrazione dei relativi “eco-brevetti” permette di focalizzare l’attenzione al rispetto degli standard qualitativi di emissione stabiliti con la sottoscrizione del Protocollo di Montreal. Quest’ultimo teso alla protezione dello strato di ozono stratosferico terrestre attraverso la limitazione d’utilizzo di talune sostanze chimiche ritenute, invece, lesive.
Il riscontro in merito all’effettiva titolarità americana dell’eco-brevetto ha permesso di appurare l’effettiva violazione del diritto di proprietà intellettuale. Questo sotteso alla realizzazione della particolare miscelazione di gas importata nel territorio dello Stato; ritenendo quindi, integrati in capo al rappresentante legale dell’importatrice marsalese i reati di contraffazione e ricettazione.
Si è provveduto quindi al sequestro del gas fluorurato a effetto serra complessivamente importato, pari a 5,8 tonnellate.