Possibile rinvio per la riapertura delle scuole: queste le ipotesi
La ministra Azzolina aveva previsto, per la riapertura delle scuole la data del 1 settembre, ma è probabile che questa ipotesi non sia attuabile. Le regioni si oppongono per motivi turistici, e inoltre in quel periodo ci saranno le elezioni amministrative.
Ancora non sono ben definite le procedure da adottare per la riapertura delle scuole. E inoltre ci si continua a interrogare sulla data esatta in cui potranno riprendere le lezioni in presenza, dopo i mesi trascorsi, a causa dell’emergenza coronavirus, in modalità “didattica a distanza”. Al momento, su questo che non è un dettaglio non c’è certezza. Infatti, l’idea della ministra Azzolina, che ha proposto di riprendere le attività già dal primo settembre, con lezioni di recupero di quanto perso durante i mesi di didattica a distanza, ha trovato subito il no delle regioni, come si legge nel Corriere della Sera.
LE REGIONI VORREBBERO IL CONSUETO CALENDARIO
L’intenzione delle regioni sarebbe quella di mantenere il calendario consueto, quello degli altri anni, con l’inizio delle lezioni che oscilla tra il 10 e il 15 di settembre. Una delle motivazioni ha basi solide: non si vuole danneggiare ulteriormente il turismo, riducendo la stagione vacanziera. Per questo motivo la decisione, per ora, è stata rinviata. Al ministero pensano anche, che le prime due o tre settimane di settembre potrebbero essere dedicate dalle singole scuole alle attività per gli studenti che sono stati promossi con il debito, o che presentano carenze in alcune materie. Se sarà così, le lezioni vere e proprie, potrebbero iniziare attorno al 15 settembre o nella settimana successiva.
MA CI SONO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Si deve al contempo tenere conto di un altro nodo da risolvere: quello delle elezioni amministrative, e forse del referendum. Se sarà confermata l’ipotesi di tenerle il 20 settembre, secondo il “Corriere della Sera” è altamente probabile che la data d’inizio nelle scuole possa essere prevista non prima del 23 settembre. Infatti, c’è da tenere conto del tempo che richiederanno le regole di pulizia anti contagio previste nei decreti ministeriali. Per questo, quando ci saranno le elezioni, le scuole dovranno chiudere prima e riaprire dopo.
CHIUSURA DI UNA SETTIMANA PER LE ELEZIONI
Significa che le lezioni non termineranno il venerdì pomeriggio prima delle elezioni, come è successo fino ad ora, per poi ricominciare il martedì successivo. Si può prevedere che con le nuove norme anti coronavirus, le scuole debbano chiudere il mercoledì o giovedì prima del voto, per riaprire non prima del mercoledì successivo. Se dovesse essere davvero così, il risultato sarebbe che gli istituti, con la riapertura delle scuole fissata al 15 settembre, dovrebbero chiudere dopo solo 3 giorni di lezioni. Una situazione un tantino ingarbugliata.
