In Sicilia la siccità avanza e potrebbe peggiorare nei prossimi mesi, ma la situazione potrebbe cambiare grazie alla scoperta di una riserva nascosta di acqua sui Monti Iblei.
“Una ricerca scientifica afferma la presenza di una riserva di 17 chilometri cubi d’acqua nei Monti Iblei. La Regione ci dica se ha intenzione di ricorrervi per far fronte alla crisi idrica”. Così il deputato ragusano Nello Dipasquale annuncia la presentazione di una interrogazione parlamentare all’Ars.
“Il momento che stiamo vivendo ci invita ad assumere pronte soluzioni – aggiunge -. Il governo ha il compito di provare ogni strada per evitare l’aggravarsi della crisi”. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Malta, dall’Ingv e dall’Università Roma 3, nelle viscere dei monti Iblei sono presenti 17 chilometri cubi di acqua a una profondità tra i 700 e i 2.500 metri, un giacimento d’acqua fossile rinvenuto durante le ricerche di idrocarburi. Il bacino è formato da acqua solo in parte debolmente salmastra che potrebbe essere utilizzata per usi irrigui, per gli allevamenti e, con gli opportuni trattamenti, anche a fini idropotabili.
“Con l’interpellanza ho chiesto al governo della Regione se è a conoscenza di questo studio e quindi dell’esistenza di questo enorme bacino d’acqua nel Ragusano. Vogliamo sapere dunque se intende avviare immediatamente un serio progetto per allacciare questo polmone d’acqua alla rete idrica e utilizzarlo quando, come accade ormai da diverse settimane, le altre risorse non sono sufficienti”, conclude Dipasquale.