Posto di blocco, adesso ti possono licenziare per le infrazioni commesse: la legge Salvini sul Cds sta sfuggendo di mano

Posto di blocco - fonte pexels - palermolive.it

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Un controllo a un posto di blocco si potrebbe pagare carissimo, il nuovo codice prevede anche questo provvedimento

Con le nuove restrizioni previste dal Codice della strada gli automobilisti rischiano grosso. Le infrazioni sono punite con pena che prevedono anche sanzioni che possono danneggiare non poco il malcapitato. Il nuovo Codice della Strada, approvato definitivamente il 20 novembre 2024, introduce sanzioni più severe per guida in stato di ebbrezza, uso di droghe e cellulare al volante.

Per l’alcol, oltre alle multe e sospensioni della patente, chi supera 0,8 g/l dovrà installare l’Alcolock sull’auto. Per le droghe, la patente sarà revocata per tre anni in caso di positività ai test preliminari. L’uso del cellulare alla guida comporterà sospensione immediata della patente e, in caso di recidiva, multe fino a 1.400 euro e sospensione fino a 3 mesi.

Le norme sulla velocità prevedono sanzioni più alte e sospensione della patente per recidivi nei centri abitati. I neopatentati potranno guidare auto più potenti nel primo anno, ma con limitazioni estese a tre anni. I minori di 21 anni sorpresi senza patente sotto effetto di droghe non potranno ottenerla prima dei 24 anni. Per i monopattini, diventano obbligatori indicatori di svolta, casco, targa e assicurazione, con regole dettagliate in attesa di un decreto attuativo.

Ma c’è un aspetto che nessuno considera e riguarda le auto aziendali. Le aziende forniscono ai dipendenti diversi strumenti di lavoro, tra cui auto aziendali, pc, smartphone e carte di credito, regolamentandone l’uso attraverso il codice etico e le procedure interne. Allo stesso tempo, i dipendenti hanno il dovere di utilizzare questi strumenti con diligenza e responsabilità, evitando abusi o usi impropri. L’auto aziendale, in particolare, è concessa per fini lavorativi e non personali, salvo specifiche disposizioni contrattuali che ne autorizzino un uso misto.

Licenziamento per uso improprio dell’auto aziendale

L’uso dell’auto aziendale per motivi personali può portare al licenziamento per giusta causa, soprattutto se il dipendente eccede le finalità per cui il mezzo è stato concesso. Ad esempio, se un lavoratore utilizza l’auto aziendale per andare in vacanza o per fare commissioni private, e ciò è vietato dalle policy aziendali, l’azienda può avviare un procedimento disciplinare. Tuttavia, il datore di lavoro deve raccogliere prove concrete dell’abuso, eventualmente tramite un investigatore privato, senza violare lo Statuto dei Lavoratori.

Un’infrazione stradale grave commessa alla guida dell’auto aziendale può costituire motivo di licenziamento per giusta causa. La Cassazione (sentenza n. 9304/2021) ha confermato che, in presenza di violazioni particolarmente pericolose, il datore di lavoro può interrompere il rapporto lavorativo. Se il dipendente cagiona un sinistro, dichiara il falso o tenta di nascondere l’accaduto, rischia non solo il licenziamento, ma anche il risarcimento del danno nei confronti dell’azienda.

Posto di blocco - fonte pexels - palermolive.it
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Multe e principio di proporzionalità

Non tutte le multe ricevute con un’auto aziendale giustificano il licenziamento. La sanzione disciplinare deve essere proporzionata alla gravità dell’infrazione. Violazioni particolarmente gravi, come guida in stato di ebbrezza, eccesso di velocità pericoloso o mancato rispetto di norme sulla sicurezza stradale, possono legittimare il licenziamento. Multe per infrazioni di minore entità potrebbero non giustificare una sanzione così severa, se non reiterate o particolarmente pericolose.

Ci sono aziende che si occupano di fornire riscontri documentali e testimonianze, e nei casi consentiti dalla legge, anche filmati e fotografie per certificare l’abuso. Questo tipo di supporto investigativo aiuta le aziende a tutelarsi legalmente, assicurandosi che eventuali procedimenti di licenziamento per giusta causa siano fondati su prove inconfutabili.