Potatura incompleta alla Zisa: la via Eugenio l’Emiro torna al decoro, le vie interne no

Adesso è battaglia tra il Comune di Palermo e il Consigliere Salvo Altadonna

alberi via Corradino di Svevia, Zisa

Dopo mille promesse un nulla di fatto. Ad agosto scorso la redazione di Palermo Live, dopo numerose segnalazioni dei residenti, si era recata nel quartiere Zisa, precisamente in via Corradino di Svevia, traversa di via Eugenio l’Emiro, constatando e denunciando con articoli, foto e video un grande disagio che da anni vivono gli abitanti di quella zona.

Sui marciapiedi di via Corradino di Svevia ci sono una decina di enormi alberi che non vengono potati da circa 7 anni. Le fronde sono già giunte al quarto piano delle abitazioni e i rami sono entrati nelle terrazze dei primi piani, facendo da ponte a topi e scarafaggi.

Una strada, la via Corradino di Svevia, che da un lustro e mezzo non vede più la luce. E non è una metafora, è la realtà. La vegetazione è talmente fitta che i raggi del sole non riescono a passare. Alle 17 del pomeriggio, anche in estate, è già notte fonda. Ció comporta rischi per l’incolumità e per la sicurezza dei residenti che non sanno più a che Santo votarsi per ottenere un loro diritto, un servizio che dovrebbe essere ordinario e che invece sembra essere quasi una richiesta dell’altro mondo.

POTATURA NECESSARIA E URGENTE ALLA ZISA

Ad agosto scorso, la redazione di Palermo Live si è recata sul posto, raccogliendo lo sfogo degli abitanti del quartiere. Ai nostri microfoni intervenne anche il Consigliere della quinta Circoscrizione Salvo Altadonna che si impegnó a sollecitare, nuovamente, chi di competenza. L’intervento era necessario e urgente sia per via Corradino di Svevia, sia per le vie parallele, sia per la strada principale, ovvero la via Eugenio l’Emiro.

PROMESSE MANTENUTE A METÀ

Dopo pochi giorni, il 31 agosto scorso, anche grazie alle pressioni del presidente della circoscrizione Fabio Teresi, gli operai di Ville e Giardini hanno iniziato la potatura di via l’Emiro, utilizzando un solo mezzo e pochi addetti alla potatura. Un impegno preso ufficialmente dal vice Sindaco Fabio Giambrone e dall’assessore Marino, come si puó leggere nel comunicato stampa (clicca qui per leggere). Decine e decine gli alberi potati che hanno impegnato gli operai, non senza interruzioni per guasti ai mezzi o per maltempo, per mesi. L’ultima chioma è stata sfoltita pochi giorni fa. Era l’ultimo albero di via Eugenio l’Emiro. All’intera arteria cittadina, quella in bella vista, è stato ridato decoro. Peccato, peró, che alle perpendicolari stradine secondarie, quelle di cui si accorgono solo i residenti, nessuno abbia pensato. Via Corradino di Svevia e via Antonino Agostino, su tutte, sono rimaste vere e proprie foreste e le buone intenzioni manifestate l’estate scorsa sono rimaste al momento solo chimere.

Adesso il consigliere di circoscrizione del PD Salvo Altadonna diffida. È di oggi la sua lettera perentoria al Sindaco di Palermo e all’Assessore a Ville e giardini Sergio Marino. Il politico invoca la mancata custodia del bene e chiede l’immediata ripresa e il totale completamento dei lavori alla Zisa.

“STRADA PRIVATA? ALLORA PUÓ ESSERE CHIUSA”

Ma c’è da sciogliere anche un altro nodo che riguarda la via Antonino Agostino. L’amministrazione comunale, nella persona della dottoressa Di Trapani, ha infatti fatto sapere che la via in questione sarebbe privata e che quindi non spetterebbe al Comune provvedere ai lavori di potatura. Ad aprile 2021, peró, proprio nella succitata via, l’Amg gas, partecipata del Comune di Palermo, ha eseguito lavori alla rete fognaria. Certificata quindi la proprietà privata, dal diniego e dalle motivazioni addotte, Altadonna minaccia ora la chiusura, nei prossimi giorni, della via Antonino Agostino al libero transito. Se è strada privata, infatti, puó anche essere transennata. Tale blocco causerebbe non pochi disagi, visto che si tratta di una strada che, seppur indicata come privata, collega il quartiere della Zisa con la chiesa e il cimitero dei Cappuccini e con le zone Pitrè e Calatafimi.