Manifestazione dei precari Covid nel pomeriggio di ieri, 14 marzo. Un nutrito corteo è partito da piazza Indipendenza per arrivare fino all’Ars chiedendo stabilizzazioni, proroga dei contratti scaduti a fine febbraio, ricognizione immediata dei vuoti d’organico, concorsi in breve tempo col riconoscimento del lavoro svolto durante la pandemia. Il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, insieme ai capigruppo, ha ricevuto una delegazione nel suo ufficio e si è reso disponibile per trovare una soluzione.
I contratti a chi ha lavorato nel comparto sanità con qualunque funzione sono scaduti a dicembre. Due mesi di proroga dovevano servire per una ricognizione dei vuoti e delle esigenze di organico ma “ancora – denunciano i segretari generali di Cgil e Uil Alfio Mannino e Luisella Lionti – non si è visto nulla. La sanità siciliana così rischia di andare a rotoli e lavoratrici e lavoratori che hanno lavorato in un periodo particolarmente difficile di restare per chi sa quanto senza risposte”.
“Oggi il governo torna sulle ricognizioni di cui si parla da mesi- dichiarano in una nota Mannino e Lionti – quando negli atti delle aziende sanitarie sono chiari i vuoti d’organico. Noi chiediamo un percorso chiaro e dai tempi prestabiliti e stretti, nel rispetto della normativa e della Costituzione, affinché non si determinino ancora danni per la sanità, ledendo il diritto alla salute dei cittadini e quello al lavoro di tanti”.
Cgil e Uil in una nota hanno puntualizzato le loro richieste: “Proroga dei contratti, ricognizione immediata dei vuoti d’organico e bandi di concorso che tengano conto dell’impegno già profuso da questi lavoratori con l’attribuzione di un punteggio: è questo il percorso che sollecitiamo e sul quale chiediamo al governo regionale risposte immediate”.