Precari ospedale Cervello a rischio, Miceli (Pd): “La Sanità regionale dia un segnale”

Si tratta degli Oss in servizio con incarichi di lavoro co.co.co e a tempo determinato. I contratti scadranno il 30 settembre

ospedale cervello

Sono circa 200 i precari Covid a rischio all’ospedale Cervello di Palermo. Si tratta degli Oss in servizio con incarichi di lavoro co.co.co e a tempo determinato, contratti che scadranno il 30 settembre.

“Ma per l’attuale amministrazione regionale sono lavoratori di serie B visto che i precari degli altri ospedali siciliani, assunti come loro per far fronte all’emergenza Covid, resteranno in servizio fino al 31 dicembre nella speranza di un’ulteriore proroga o della stabilizzazione”. Così dichiara Carmelo Miceli, candidato alle prossime elezioni regionali nella lista del Pd.

“La Sanità regionale, a lungo latitante, ora deve dare un segnale – aggiunge Miceli – e l’azienda Cervello deve fare il possibile per garantire ai precari, che nel corso della pandemia hanno svolto un servizio indispensabile per Palermo, gli stessi diritti dei loro colleghi. Posso assicurare che non abbandoneremo questi lavoratori e faremo di tutto affinché tutti i precari della sanità possano essere ripagati dei loro sacrifici con un lavoro stabile e sicuro”.

L’accento è anche sulla qualità dell’assistenza. “Oltre al futuro dei lavoratori non si può certo ignorare la necessità di garantire un’assistenza sanitaria che al momento ha grosse lacune – conclude Miceli -. L’ultima proroga ha ridotto il numero delle ore di servizio dei precari con inevitabili conseguenze sulle condizioni di degenza negli ospedali e vuoti assistenziali che i pazienti sono costretti a sopportare”.

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